Le imprese agricole italiane hanno bisogno di una forte tutela in vista delle prossime scadenze in ambito europeo e questo sia per quanto riguarda il bilancio della Pac che per il mondo dei prodotti a denominazioni. E' l'appello lanciato dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, in relazione al negoziato in corso a Bruxelles per definire un accordo di recesso con il Regno Unito.
In questo quadro, precisa Giansanti, è fondamentale il messaggio del presidente Conte sul fatto che l'Italia non accetterà le riduzioni del bilancio agricolo proposte dalla Commissione Ue per i prossimi anni; la proposta di Bruxelles, infatti, ricorda Confagri, era quella di far pagare al mondo agricolo il costo del recesso del Regno Unito che ammonta a circa 14 miliardi di euro l'anno.
Per quanto riguarda il negoziato in corso con il Regno Unito, Giansanti ringrazia il presidente del Consiglio per aver accolto le ripetute segnalazioni dell'Organizzazione agricola a difesa delle indicazioni geografiche dei prodotti agroalimentari che rischiano di perdere, dopo la Brexit, il riconoscimento e la tutela sul mercato britannico. "Quella che si sta giocando è una partita di fondamentale importanza per il sistema agroalimentare italiano - conclude Giansanti - visto che le indicazioni geografiche e le denominazioni di qualità incidono per oltre un terzo sul totale delle vendite nel Regno Unito, che ammontano a 3,5 miliardi di euro".
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