Mercoledì 25 Dicembre 2024

Antinori azienda vinicola dell'anno per guida Doctorwine

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Tutto il vino che vale la pena bere, e una ricca selezione di vini accessibili nel prezzo. E' quanto illustra la 'Guida essenziale ai vini d'Italia 2019' di Daniele Cernilli, il Doctorwine della critica enologica che ha selezionato 1134 aziende vinicole di ogni regione per un totale di 2809 vini recensiti, di cui 670 meritevoli del bonus per l'ottimo rapporto qualità/prezzo in quanto in vendita sotto i 15 euro. Un'attenzione ai costi della passione per il mondo di Bacco che si riflette anche nell'indicazione dei prezzi indicativi in enoteca, dai supertuscan alla schiera dei naturali con la piccola compagine degli orange wine. In una affollata degustazione in un hotel di Roma, Cernilli ha proclamato Antinori 'Azienda dell'anno' per l'impronta data dai Marchesi con Tignanello e Badia a Passignano a Bolgheri con Guado al Tasso, dall'Umbria con il Castello della Sala alla Franciacorta con la Tenuta Montenisa alla Puglia con Tormaresca.

Massimo punteggio al vino rosso dell'anno: il Bolgheri Sassicaia 2015 di Tenuta San Guido. Mentre è ex aequo: i due vini premiati sono il Fiano di Avellino Stilema 2015 di Mastroberardino e il Solo MM15 2015 di Vodopivec. Viene dal Trentino il Rosato dell'Anno: è il Graminè 2016 di Longariva. Una riserva-cult, il Vecchio Samperi Quarantennale di Marco De Bartoli, è il Vino Dolce dell'Anno. Ricordando che oltre 6 bottiglie di vino su dieci sono frutto della cooperazione la Guida curata da Cernilli ha premiato la Cantina di Bolzano, che da quest'anno si avvale di una sede aziendale nuova di zecca, inaugurata con la vendemmia del 2018, ispirata ai principi dell'ecosostenibilità e del basso impatto paesaggistico. Premio speciale ''Una vita per il vino'' a Massimo Bernetti, artefice della cantina marchigiana Umani Ronchi, che insieme a Fazi Battaglia ha dato il via al successo del fenomeno Verdicchio. Il Produttore Emergente è il piemontese Balbiano, grande specialista della Freisa di Chieri e protagonista del progetto di recupero della vigna urbana Villa della Regina (su una collina che domina Torino accanto alla residenza di Ludovica di Savoia) realizzato in collaborazione l'Università di Torino e il Cnr.

Secondo DoctorWine l'Enologo dell'Anno è il piemontese Beppe Caviola, mentre il Premio per la vitienologia sostenibile va a Marco Casolanetti, il "profeta" dei piccoli viticoltori piceni, i cosiddetti "invisibili", e grande interprete di una viticoltura estremamente rispettosa dell'ambiente e di un'enologia il meno invasiva possibile. (ANSA).

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