(ANSA) - CREMONA - Un mercato suinicolo sano, con qualche turbolenza sul versante DOP e grandi potenzialità di sviluppo sui mercati esteri. E' quanto emerso oggi agli Stati Generali della Suinicoltura alla Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona, momento di confronto tra tutti i protagonisti del settore: allevatori, mangimisti, trasformatori, distributori e consumatori per fare il punto sul mercato e le strategie per affrontare una concorrenza estera sempre più agguerrita.
Fabio Rolfi, assessore all'Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi della Regione Lombardia, durante il suo intervento, ha messo in guardia dal pericolo peste suina: "Dobbiamo assolutamente evitare che la peste suina africana arrivi in Italia. Sarebbe un disastro per la Lombardia visto che il comparto è concentrato per l'85 percento nazionale nelle 4 grandi regioni del Nord. Ne ho già parlato con il ministro Centinaio, che è sensibile sul tema, chiedendo maggiori poteri alle Regioni per poter contenere il cinghiale, veicolo della malattia. Serve un piano straordinario nazionale di abbattimento motivabile anche con ragioni di carattere sanitario e sono necessari maggiori interventi di carattere preventivo. Dobbiamo controllare in maniera seria e scrupolosa tutte le importazioni, iniziando con l'introduzione di un blocco del trasporto di suini in Italia dall'Est Europa", conclude Rolfi che ha convocato nel frattempo un tavolo permanente per la suinicoltura. Il primo appuntamento è fissato per il 31 ottobre. Il direttore del Crefis - Centro ricerche sulle Filiere Suinicole, Gabriele Canali ha fotografato l'andamento di un settore in forte recupero dei prezzi dopo la crisi di inizio 2016, sia a livello europeo sia a livello nazionale, dove in particolare si registra un aumento sul prezzo dei suini pesanti.
Anche se i dati italiani sono molto positivi, vengono segnalate turbolenze per quanto riguarda il mercato dei tagli sul versante delle DOP, oggi con minore redditività, un aumento dei prezzi e una diminuzione dei consumi. Davide Calderone, direttore ASSICA - Associazione industriali delle Carni e dei Salumi ha sottolineato l'importanza dell'apertura verso nuovi mercati, indicando in modo particolare buone prospettive per quanto riguarda i mercati cinesi. Secondo Calderone è poi giunta l'ora di modificare il disciplinare delle DOP per renderlo più adatto al mercato attuale, in modo da sottolineare la particolarità del prodotto italiano. (ANSA).