(ANSA) - TARANTO - "Tutta la zona a cavallo tra le due province di Taranto e Brindisi è stata spazzata da sferzate violentissime di vento e pioggia. Le conseguenze, purtroppo, sono quelle che ci si può facilmente immaginare: in una zona prevalentemente olivicola, la produzione 'sopravvissuta' alla mannaia della xylella e delle numerose calamità verificatesi lungo tutto l'arco dell'anno è stata definitivamente azzerata".
E' il grido d'allarme lanciato da Pietro De Padova, presidente provinciale di CIA Agricoltori Italiani Area Due Mari di Taranto-Brindisi, che ha inviato una lettera urgente ai Prefetti di Taranto e Brindisi chiedendo un incontro per un confronto operativo sulle conseguenze del maltempo sul comparto agricolo.
La situazione "sociale ed economica - aggiunge - è drammatica. Questa ultima mazzata del maltempo ha cancellato ogni residua speranza di reddito per migliaia di piccoli e medi produttori agricoli, falcidiando quel che restava della produzione olivicola. Zero produzione, niente reddito, frantoi con i macchinari che girano a vuoto e una rabbia e disperazione che montano di ora in ora. Le immagini delle conseguenze dei danni creati dal maltempo a Manduria, Avetrana, Mesagne, Torre Susanna, Latiano, Oria e in paesi e frazioni di tutta l'area a cavallo tra Taranto e Brindisi sono eloquenti". De Padova sostiene che "di fronte allo scenario desolante creato dall'ultima ondata del maltempo è necessario e urgente che i livelli politici e istituzionali, a cominciare da ministri e parlamentari pugliesi del nuovo governo, trovino la determinazione e la consapevolezza utili a concordare con il tessuto sociale ed economico del territorio una strategia complessiva, non solo per affrontare l'emergenza, ma per superarla con nuovi strumenti che restituiscano un orizzonte di sviluppo".