(ANSA) - BELLUNO - Il Centro Consorzi, con la Scuola del legno ed il Consorzio artigiano tutela ambiente della provincia di Belluno, hanno inviato ai principali esponenti politici locali e nazionali un progetto che prevede la ricostruzione di molte delle abitazioni abbattute dagli eventi sismici registrati negli anni scorsi nel Centro Italia utilizzando parte del volume di legname derivante dallo schiantamento delle piante nel bellunese in seguito alle calamità atmosferiche dello scorso 29 ottobre.
Il piano avrebbe anche l'effetto di incrementare le competenze del sistema delle costruzioni rispetto all'edificazione in legno, soluzione che appare sempre più indicata, nelle aree di montagna, per le capacità della materia prima di costituire un ottimo isolamento termico. Il meccanismo immaginato, fanno presente i firmatari del progetto, non può comunque prescindere dall'individuazione di adeguate forme di finanziamento sia per il ristoro dei suoli boschivi sia per riqualificare le dotazioni tecnologiche delle segherie bellunesi, in grado, oggi, di lavorare non più di 60 mila metri cubi l'anno.
"E' auspicabile che le istituzioni nazionali e regionali - concludono - favoriscano una sorta di 'gemellaggio' fra il Bellunese, l'Altopiano di Asiago e le regioni del Centro Italia colpite dal terremoto che hanno urgente bisogno di procedere alla ricostruzione".(ANSA).
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