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Agricoltura: Centinaio, puntiamo su tecnologia e innovazione

ROMA - "L'obiettivo è implementare tecnologia e innovazione legati alla tradizione, perché se manca la tradizione non sai dove stai andando". Un percorso "possibile solo confrontandosi con il mondo" perché "oggi come oggi l'agricoltura e' completamente diversa dal passato e ha delle esigenze diverse sempre più legate alla ricerca scientifica e alla tecnologia". Così Gian Marco Centinaio, ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo (Mipaaft) intervenendo alla cerimonia che ha sancito la sigla di un protocollo di intesa tra Ambasciata d'Israele e Confagricoltura, per una collaborazione su tecnologie e innovazione, questa mattina a Roma presso Palazzo della Valle nella sede dell'Organizzazione degli imprenditori agricoli.

Il ministro Centinaio spiega "che il mondo va avanti a livello tecnologico" e "anche dal punto di vista lavorativo, consentendo inoltre risultati con meno fatica". "Oggi - prosegue - l'agricoltore e' un imprenditore a tutti gli effetti, che questo ministero vuole sostenere, legandosi sempre più alla ricerca e all'innovazione".

"L'agricoltura - ribadisce - resta uno dei punti di forza del nostro Paese e i nostri prodotti sono quelli che stanno crescendo di più nelle esportazioni". Quindi "la necessità di dare risposte a livello mondiale credo sia l'essenza di questo lavoro, poiché ci sarà sempre più bisogno di dare cibo ai consumatori". E proprio nel campo della ricerca, Centinaio afferma come il "Crea sia fondamentale, ma bisogna saperlo utilizzare" perché "non deve essere un ente autoreferenziale ma a disposizione del mondo agricolo". Per il ministro Centinaio infatti "Crea, mondo universitario e privato", tra i maggiori interlocutori nel campo della ricerca, "il nostro Paese deve riuscire a metterli a sistema". 

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