(ANSA) - ROMA - Con l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea e la conseguente incertezza dello scenario che si aprirà dopo Brexit, il 29 marzo 2019, ''cambierà la storia dei rapporti tra il Regno Unito e l'Unione e, di conseguenza, cambieranno anche le modalità con le quali i nostri operatori dovranno interfacciarsi con questo mercato. Gli imprenditori del vino dovranno impegnarsi per difendere l'attuale sistema basato sul libero scambio e regole comuni, ovvero di quella struttura che ha permesso al vino europeo di affermarsi come leader assoluto sul mercato internazionale''. E' quanto sottolineato da Lamberto Frescobaldi, vicepresidente di Uiv al convegno dal titolo: "Brexit: le conseguenze per il settore vitivinicolo italiano" svoltosi alla Luiss School of Law di Roma. Per il vice presidente dell'Unione Italiana Vini ''qualunque sia il modello di accordo, le future relazioni economiche dovranno comunque basarsi sul principio dell'equo trattamento per evitare la creazione di nuovi controlli e barriere, che finirebbero per danneggiare imprese, lavoratori e consumatori.
Perciò, l'auspicio dei produttori - conclude Lamberto Frescobaldi - è che la decisione del Regno Unito di uscire dall'Ue non sia seguita da una volontà di chiusura rispetto all'Europa, ma che europei ed inglesi creino delle nuove condizioni per lavorare ad una formula alternativa che consenta di continuare a perseguire obiettivi ed orizzonti comuni".(ANSA).
Caricamento commenti
Commenta la notizia