(ANSA) - ROMA, 5 DIC - Non è un libro su come si fa la birra in casa, non ci sono ricette e non racconta nemmeno la storia della bevanda dei miracoli. ''Ho voluto piuttosto narrare, in trenta "pillole", altrettante birre - precisa l'autore, il giornalista Maurizio Maestrelli - che hanno fatto la storia della birra e ne rappresentano, il più obiettivamente possibile, la sua incredibile ricchezza e diversità''. Con uno stile leggero e agile, a tratti ironico e un po' blasfemo, questi racconti hanno lo scopo di avvicinare il maggior numero possibile di persone alla bevanda alcolica più popolare al mondo.
La prima bevanda della storia a inebriare gli esseri umani è oggi declinata in migliaia di differenti espressioni artigianali ed industriali, ingredienti, tecniche di produzione e, più romanticamente, alla libertà d'espressione di chi la produce. Ma se per qualcuno la birra resta ancora quella bevanda chiara, con la schiuma, moderatamente alcolica e vagamente amara, se è solo acqua mescolata a malto, luppolo e lievito, allora questo libro, scritto da una tra le più autorevoli penna italiana del settore dimostra che al bancone e in frigo c'è molto altro da scoprire. L'autore del volume edito da Tam (collana Piccoli libri eccellenti - 9,50 euro) è stato il primo redattore italiano a far parte della British Guild of Beer Writers e, nel 2006, Unionbirrai lo ha premiato come "miglior giornalista di settore".(ANSA).