(ANSA) - Con la premiazione odierna degli chef-imprenditori Massimo Bottura e Claudio Sadler l'Ambrogino d'Oro, la più alta attestazione di stima della città di Milano, diventa sempre più gourmet. A precedere la designazione di Bottura e Sadler, celebrity chef del calibro di Gualtiero Marchesi nel 1989, Aimo e Nadia Moroni nel 2005 e Carlo Cracco nel 2006. hanno ricevuto, a Palazzo Marino, il riconoscimento meneghino.
''Una scelta, è proprio il caso di dirlo, di ottimo gusto'' commenta oggi Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi.
"Siamo particolarmente felici per la scelta di rendere merito a Claudio Sadler, per la sua capacità di rivisitare e innovare la cucina meneghina nel rispetto della tradizione, mantenendo vivo l'esempio del maestro Gualtiero Marchesi - commenta Lino Enrico Stoppani, Presidente di Fipe -. Un importante riconoscimento a più di trent'anni di lavoro fatto di talento, passione e competenza, che partendo da Milano dà lustro a tutto il mondo della cucina italiana e costituisce un modello di ispirazione per tutti i professionisti del nostro settore".
Fipe plaude inoltre all'assegnazione dell'Ambrogino d'Oro a Massimo Bottura: "Un ulteriore, autorevole riconoscimento che segue di pochi mesi la conferma delle tre stelle Michelin - prosegue Stoppani -, a testimonianza della sua abilità nel valorizzare, anche da un punto di vista etico e di sostenibilità, le materie prime e il territorio. Uno straordinario talento, un esempio per noi tutti e le nostre imprese, per incrementare un'attenzione sempre più condivisa sui temi dello spreco alimentare".
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