(ANSA) - ROMA - Lungo la Via Francigena, con tappe in Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Liguria, Lazio con meta finale Roma. Percorrendo la Via Flavia, in Friuli Venezia Giulia. E da lì scoprire la Via Postumia, dal Friuli fino al Veneto, Lombardia, Emilia e più a Ovest Piemonte e Liguria. O nella più meridionale di tutte, la siciliana Via dei Frati. L'avvento del Natale si può celebrare in pellegrinaggio lungo sentieri che, all'insegna della lentezza e spiritualità, possono svelare ai sempre più numerosi escursionisti sentieri, abbazie, santuari disseminati in tutta Italia.
Una passione che coinvolge circa 3 milioni di turisti l'anno, secondo una stima delle Guide Ambientali Escursionistiche Aigae, che domani condurranno gruppi per la Novena dell'8 Dicembre sul Sentiero degli Dei con i canti tradizionali del Natale campano.
Al di là della meta, il fascino del camminare sta anche nel fare sosta per rifocillarsi e tirar fuori dalla bisaccia gustose merende. Andrea Vismara, nel Ricettario Pellegrino (edizionideicammini, 144 pagine, 14 euro) delinea l'atlante della cucina italiana in cammino. ''Chi decide di intraprendere un Cammino italiano avrà anche la possibilità - sottolinea l'autore - di immergersi nei fantastici sapori delle cucine regionali, in un universo straordinario di varietà enogastronomico''.
Dalla cipollata di Pontremoli, in Toscana, alla Cialledda Materana, dalla frittata di finocchi selvatici in Sicilia al pan pultrun del Canavese, un camminatore di lungo corso quale è Vismara, classe 1965, offre un compendio della nostra cucina popolare, quella povera e vera che affonda le sue radici nella tradizione contadina. (ANSA).
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