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Meno plastica e stop spreco, la produzione del latte diventa eco

Innovazione tecnologica, riduzione del consumo di plastica di oltre il 30 per cento, aumento della durata dei prodotti freschi con una diretta diminuzione degli sprechi alimentari, energia del sole. Sono questi i punti salienti del nuovo progetto messo in campo dall'azienda lattiero-casearia Del Giudice di Termoli e presentato nel corso di una conferenza stampa nello stabilimento della città adriatica cui hanno preso parte il vicepresidente della Giunta regionale e assessore alle Attività Produttive, Vincenzo Cotugno, il presidente di Confindustria Molise, Vincenzo Longobardi, il docente dell'Unimol e Università di Teramo Giampaolo Colavita, la presidente del Consiglio comunale di Termoli Manuela Vigilante e l'atleta termolese campione di Sitting Volley, Emanuele Di Ielsi, e i titolari di impresa.

Attivati i macchinari che permettono di eliminare completamente gli 'sfridi' di plastica: dal 44% a zero.I nuovi film di sigillatura sono impermeabili all'ossigeno e consentono maggiore durabilità del prodotto. Potenziata anche la catena del freddo con un nuovo impianto che utilizza energie rinnovabili grazie ai 10mila metri quadrati di pannelli fotovoltaici. Sono 200 i dipendenti tra diretti e indiretti, 20 mila i metri quadrati, di cui 10 mila coperti. "Una piccola rivoluzione - ha spiegato il responsabile produzione dell' azienda, Pierluigi Evangelista - nel nome dell'etica e del rispetto per l'ambiente da parte di una realtà produttiva fondata nel 1898 e radicata nel territorio".

Il progetto fa seguito ad uno studio che ha visto l'aumento del sentiment degli italiani verso gli alimenti a km zero, bio e senza lattosio. "La parola d'ordine è welness - spiega Fabio Di Camillo, della società di comunicazione Sinergia di Pescara cha ha curato campagna di comunicazione ideando un'etichetta che racconta la nascita del latte e con codice Qr - si mangia la stessa quantità di cibo degli anni '70 ma è cambiato il paniere. Quello che cresce di più è il cibo bio con un +20% l'anno, seguono i segmenti vegetariani, vegani, senza lattosio e light, poi gli etnici".

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