Buono e salutare se mantiene integre le qualità dal campo fino alla tavola. Arriva il vademecum che aiuta i consumatori a salvaguardare le caratteristiche dell'olio extra vergine d'oliva, poche regole da rispettare a casa, nei ristoranti e negli esercizi commerciali.
A pensarci è l'Unione nazionale consumatori e Assitol, l'Associazione italiana dell'industria olearia, con la presentazione oggi a Roma della guida scaricabile in rete "Olio extra vergine di oliva: un tesoro da custodire", che riguarda i tre luoghi in cui l'olio viene conservato: in casa, al ristorante, sullo scaffale del negozio o del supermercato.
Con ovvie differenze, le regole principali da seguire sono analoghe.
Innanzitutto l'extra vergine deve essere protetto dalla luce e dal calore che ne provocano l'ossidazione; deve poi stare lontano da odori impregnanti e non subire colpi d'aria o sbalzi termici. Basta dimenticare di tappare accuratamente la bottiglia dopo l'uso o dimenticarla vicino ai fornelli, tanto per citare gli errori più comuni, per danneggiarlo. Occhio anche al colore che può spaziare dal giallo oro al verde brillante, ma non certo rosso.
L'extra vergine è il condimento preferito dagli italiani che però lo conoscono pochissimo, ha spiegato il presidente del gruppo olio d'oliva di Assitol, Anna Cane, che ha deciso di avviare un programma di divulgazione con diversi esperti del settore per imparare a saperlo conservare a dovere. "Vogliamo costruire un'autentica cultura dell'olio - ha detto Cane - capace di far capire agli italiani che la qualità non si deve soltanto riconoscere e apprezzare, ma pretendere a casa come al ristorante".
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