TORINO - Piatti poveri, ma rivisitati con creatività e gusto, cucinati con lentezza e cura per le materie prime. Vuole stupire attraverso la semplicità la proposta di Marco Sacco, chef del ristorante due stelle Michelin Il Piccolo Lago e del ristorante del grattacielo di Intesa San Paolo, a Torino, per il pranzo di Natale. Nel suo menù piatti della tradizione contadina, rivisitati con il tocco della grande cucina: dalla pasta e fagioli alle costine di maiale, passando per la trota dei nostri laghi e dei nostri fiumi.
"Sono piatti poveri che ci riconnettono col passato - spiega lo chef -, il costo delle materie prime può aggirarsi attorno ai 5 o 6 euro a persona. Piatti che dimostrano che per fare un pranzo di serie A, servono innanzitutto buone materie prime, pazienza e amore. Che sono poi gli ingredienti di ogni famiglia.
Se si vuole spendere qualcosa in più lo facciamo per un buon vino o un panettone artigianale", magari accompagnato con un gelato alla liquerizia o una ganasce di cioccolato.
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