ROMA - Costa poco, non pregiudica gli equilibri dell'ecosistema, fa bene alla salute e a Natale è tra i protagonisti made in Italy della cena della vigilia. E' la sardina, ricca di acidi grassi benefici in grado di apportare la quantità giornaliera raccomandata di Omega, come spiega Pietro Migliaccio, presidente Emerito della Società Italiana di Scienza dell'Alimentazione, nel definirla un superfood. Se un tempo era il cibo povero della gente di mare che la conservava sott'olio o sotto sale per superare l'inverno, oggi la sardina, tra le varietà del pesce azzurro più ricche di acidi grassi Omega 3, proteine, vitamine e sali minerali, ha vissuto una vera scalata sociale tanto da essere amata da numerosi chef.
Secondo una ricerca Gfk, circa 3 milioni famiglie italiane che consumano sardine in conserva, come seconda portata accompagnato da un contorno per il 61%, intero senza l'aggiunta di nulla (56%), come ingrediente per la preparazione di altri piatti (39%). Secondo i dati dell'Ancit, Associazione nazionale delle conserve ittiche e delle tonnare nel 2017 le vendite a volume di sardine in conserva hanno sfiorato 2mila tonnellate per un fatturato di circa 16,5 milioni di euro e le previsioni parlano di un trend in crescita.
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