(ANSA) - ROMA, 10 GEN - L'associazione Filiera Italia per la distintività del cibo, del sistema agroalimentare, e della trasformazione ''è una evoluzione del sistema di rappresentanza che punta a una sempre maggiore integrazione, superando anche conflitti ideologici che hanno caratterizzato il comparto produttivo in passato. Siamo un nuovo interlocutore, accreditato al Tavolo Salvini, e vogliamo promuovere lo sviluppo dell'export così come fanno i nostri competitor, chiavi in mano''. A dirlo, in un incontro stampa, è il presidente di Filiera Italia, Luigi Scordamaglia. La compagine raccoglie finora oltre 50 marchi dell'industria alimentare, dal più grande Ferrero a Pmi di eccellenza come Urbani Tartufi, oltre che Coldiretti. ''A cementare l'unione - ha sottolineato il presidente - il credere concretamente nei contratti di filiera. Per un futuro che dovrà avere meno negoziazioni a livello di mercato e sempre più contratti di filiera pluriennali. Con un netto no alle pratiche sleali e alle aste a doppio ribasso''.
Tra le priorità d'azione individuate di Filiera Italia: Perseguire un vero ammodernamento del Paese, semplificando una burocrazia-zavorra, ancora troppo pesante soprattutto nel settore agroalimentare e rafforzare e rendere premianti le politiche di filiera, anche con politiche di vantaggi fiscali ora allo studio. A Bruxelles, nella riforma della Pac, ''faremo sempre più azioni di lobby per far sì che le nostre produzioni non siano più vissute come una commodity ma diano il giusto reddito'' ha concluso Scordamaglia.(ANSA).
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