ROMA - Torneranno in vigore la prossima settimana i dazi Ue sull'import di riso da Cambogia e Myanmar a seguito della richiesta presentata dall'Italia nel febbraio 2018. Secondo quanto appreso dall'ANSA, la Commissione Ue ha avviato la procedura di approvazione che, salvo colpi di scena, si concluderà mercoledì 16. La misura, che dovrebbe essere operativa entro la prossima settimana, avrà una durata di tre anni prolungabili. I dazi saranno pari a 175 euro la tonnellata nel primo anno, 150 nel secondo e 125 nel terzo.
Secondo fonti vicine al dossier, il regolamento sarà adottato con procedura scritta, cioè senza passare dal collegio dei Commissari, anche se non si può escludere una discussione in quella sede il 15 gennaio. Il giorno dopo dovrebbe essere pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Ue per entrare poi in vigore il giorno seguente. La decisione dopo un'indagine dell'Esecutivo Ue che ha riconosciuto le gravi difficoltà causate tra il 2012 e il 2017 al settore risicolo europeo, principalmente italiano (il 50% della produzione Ue), dalle importazioni a dazio zero da Cambogia e Myanmar.
Il regolamento sospende per tre anni il regime di scambi agevolato sul riso di cui i due Paesi asiatici godono in quanto economie povere ed è lo stesso su cui i Paesi membri si erano spaccati il 4 dicembre scorso, incapaci di raggiungere la maggioranza qualificata necessaria per approvarlo. Condizione che ha consentito alla Commissione europea di decidere in autonomia.
Si conclude così una vicenda iniziata il 16 febbraio 2018, quando l'Italia aveva presentato richiesta a Bruxelles per il ripristino dei dazi invocando la clausola di salvaguardia prevista dalle norme europee nel caso i regimi commerciali preferenziali Ue per i paesi poveri creino difficoltà ai produttori europei. La richiesta italiana era stata sostenuta da Spagna, Francia, Portogallo, Grecia, Romania, Bulgaria e Ungheria.
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