(ANSA) - ROMA - Ha scelto un luogo-simbolo della viticoltura italiana, la storica Tenuta di Fiorano del principe Alessandrojacopo Boncompagni Ludovisi, crocevia tra i Castelli Romani e la Capitale, il neo eletto Consiglio nazionale della Fisar (Federazione italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori) per il debutto sotto la presidenza del piemontese Luigi Terzago e la cerimonia di conferimento dei diplomi e dei tastevin alle nuove leve - tanti i giovanissimi - della sommellerie tricolore.
Brindisi con tre eccellenze vinicole del Lazio, pluripremiate nelle guide enologiche, e la presenza dei produttore a sangue blu Boncompagni Ludovisi, del pioniere del biologico laziale Marco Carpineti, e Fabrizio Santarelli dell'azienda castellana Castel de Paolis con la sua rarità: un Moscato rosa made in Lazio. Per un felice abbinamento, nella serata organizzata dalla Delegazione di Roma e Castelli Romani, con la cucina del ristorante "La Parolina" di Trevinano - 1 Stella Michelin.
La federazione dei sommelier fondata nel 1972 in Toscana e oggi attiva oltre 60 delegazioni autonome, che raccolgono oltre 11.000 associati molti dei quali ristoratori e responsabili del food&beverage in hotel, ha rinnovato le cariche sociali. Dal primo gennaio il nuovo Presidente nazionale è Luigi Terzago, supportato dalla Giunta Esecutiva composta da Filippo Franchini (Vice Presidente Nazionale), Gianni Longoni (Tesoriere), Massimo Marchi (Segretario Nazionale), Carlo Iacone (Quinto membro di Giunta) e dai Consiglieri Nazionali: Fabio Baroncini, Graziella Cescon, Roberto Donadini, Vincenzo Fragomeni, Massimiliano Loca, Patrizia Loiola, Alice Lupi, Laura Maggi, Lorenzo Sieni e Valerio Sisti.
''La nostra missione - ha detto all'ANSA il presidente Terzago - è quella di creare un ponte tra il mondo del vino di qualità e i professionisti della ristorazione e hotellerie; una formula vincente perché unica e lungimirante, come dimostrano i tanti anni di attività. Tra i nostri associati, tre su dieci sono ristoratori e albergatori. Io vengo dall'industria della birra e voglio portare innovazione nella tradizione. La Fisar ha il pregio di rispecchiare l'Italia perché con le delegazioni in diverse regioni offre un segno di unità e di crescita nel segno della professionalità. Abbiamo inoltre delegazioni all'estero, in particolare è stretto il legame con quelle del Sud America e ora ne apriremo di nuove in Cina e Giappone. Siamo dunque in procinto di lavorare nelle piazze più promettenti per il vino italiano, ma la cosa che ci preme di più - ha sottolineato il neo presidente della Fisar - è cercare di sensibilizzare i politici per riconoscere la figura professionale del sommelier. E' paradossale - ha concluso - che il Paese maggior produttore al mondo non abbia qualificato la figura professionale del sommelier, indipendentemente dalla scuola formativa di appartenenza''.
Dal 2014 Fisar è partner di Slow Food con cui collabora attivamente attraverso i propri Sommelier impegnati nelle degustazioni e nella realizzazione della Guida Slow Wine. E dal 2011 ha reso operativo il progetto Fisar in Rosa, promosso dal Consiglio Nazionale per valorizzare e promuovere la figura della donna sommelier e il ruolo delle donne nel vasto mondo del vino.(ANSA).
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