Lunedì 23 Dicembre 2024

Chef argentino di origini italiane festeggia terza stella Michelin in Francia

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ROMA - Parla anche italiano l'olimpo della guida Michelin France presentata a Parigi. Prima stella Michelin al locale parigino del giovane chef italiano Simone Tondo. A festeggiare tre stelle, massimo riconoscimento della prestigiosa 'Rossa', è l'argentino di origini italiane Mauro Colagreco, chef e patron del Mirazur. Mentre uno chef star del calibro di Marc Veyrat perde la sua terza

Intanto i rumors parlano di strage di stelle, con un taglio netto degli ambitissimi riconoscimenti per i grandi chef. Tra questi la prima vittima eccellente è una star: Marc Veyrat ha perso la terza stella e non manca di esprimere la sua ''profonda delusione per la del tutto incomprensibile destituzione. Ciononostante resterò combattivo alla guida della mia squadra''.

Mentre la cucina francese è uscita a testa alta dalla selezione ristoranti Bib Gourmand 2019, che ha selezionato 67 nuovi indirizzi. "I Bib Gourmand sono riusciti a sedurre i nostri ispettori, in virtù di una cucina diversificata e che valorizza i prodotti locali, dando voce ad una Francia gourmet e gourmand, aperta ed accessibile a tutti" sottolinea Gwendal Poullennec, Direttore Internazionale delle Guide Michelin.

La posizione unica del ristorante Mirazur (sul confine franco-italiano con vista su Mentone e sulla Costa Azzurra, e le Alpi Marittime alle spalle) si riflette nel menu per l'abbondanza di pescato, verdure, erbe e la frutta dai giardini e dell'orto del ristorante, così come influiscono i mercati giornalieri di Mentone e Ventimiglia. Una ventata di freschezza che ha portato alla scalata delle stelle dal 2006 ad oggi e alla conquista del titolo du "Chevalier de l'Ordre National du Mérite", uno dei massimi riconoscimenti civili accordati dalla Repubblica francese. "Come posso esprimere emozioni e gratitudine - commenta Colagreco - così travolgenti. Gratitudine in primo luogo verso la mia squadra per la dedizione nel corso degli anni; gratitudine verso la mia famiglia, per il loro sacrificio e sostegno; gratitudine verso i nostri fedeli ospiti per il loro continuo sostegno; gratitudine verso i nostri fornitori locali che ci forniscono i migliori prodotti della regione; gratitudine verso Michelin e la loro guida per riconoscere il nostro lavoro sin dall'inizio; e infine gratitudine verso la Francia - un paese in cui ho scelto di esprimermi, che mi ha adottato, trasmettendo i suoi valori di "Libertà, uguaglianza, fraternità". 

Se, come disse Emile Deschamps, niente può essere paragonato a Parigi, noi possiamo aggiungere che nulla può essere paragonato alla buona cucina italiana, un'eccellenza - sottolinea Giancarlo Deidda, Vicepresidente Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi - che grazie al talento del giovane e bravissimo Simone Tondo ha conquistato persino il cuore della Ville Lumière. La stella Michelin è un riconoscimento prestigioso, ancora di più se riguarda un giovane che fin dai primi anni a Macomer ha messo a frutto creatività, impegno e passione puntando sui valori della cucina familiare e sulla ricerca giornaliera delle materie prime. Come Vicepresidente della Federazione Italiana Pubblici Esercizi voglio portare a Simone le lodi e il plauso di tutta la ristorazione italiana, unendoci il personale orgoglio, come “oste sardo”, di condividerne le radici e lo spirito. Perché, proprio come ha detto Simone, la buona cucina deve essere prima di tutto a contatto con le persone. Una missione che ha permesso di dare vita al miglior bistrot francese con un'anima tutta italiana, l'esempio di una ristorazione sana, pulita, un progetto di vita in grado di ispirare e motivare il nostro mondo a raggiungere sempre nuovi traguardi".

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