ROMA - Dal prosecco ai pomodori pelati il mancato accordo sulla Brexit rischia di affossare 3,4 miliardi di export agroalimentare italiano in Gran Bretagna per effetto dei dazi e dei ritardi doganali che scatterebbero con il nuovo status di Paese Terzo rispetto all'Unione Europea. E' quanto afferma la Coldiretti in riferimento al pacchetto di misure elaborato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze per garantire la piena continuità dei mercati e degli intermediari in caso di recesso del Regno Unito.
Con quasi 1 bottiglia esportata su 2 consumata dagli inglesi, è il Prosecco Dop il prodotto simbolo del Made in Italy in Gran Bretagna che rischia di essere pesantemente colpito dopo che le vendite nel 2018 hanno sfiorato i 350 milioni di euro con un aumento in valore del 6% rispetto all'anno precedente. Dopo il vino al secondo posto tra i prodotti agroalimentari italiani più venduti in Gran Bretagna c'è l'ortofrutta, ma rilevante è anche il ruolo di pasta, formaggi, olio d'oliva e pelati; un prodotto quest'ultimo che, insieme alle polpe di pomodoro, registra un'incidenza delle esportazioni oltremanica del 20% sul totale.
Rilevante anche il flusso di Grana Padana e Parmigiano Reggiano per un valore attorno ai 90 milioni di euro che con la Brexit, ricorda la Coldiretti, può diventare il cavallo di troia per l'arrivo del Parmesan in Europa.
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