Per nutrire una popolazione in crescita in modo sano e sostenibile "non abbiamo bisogno di una dieta universale di riferimento", quanto di "ripartire dai bisogni veri delle popolazioni" e dalla "prodigiosa diversità" delle diete del mondo. E' il messaggio lanciato da Catherine Geslain-Lanéelle, la prima candidata donna della storia alla direzione generale della Fao nonché prima candidata unica dell'Ue, parlando con l'ANSA della proposta di una dieta universale di riferimento con bassissimo apporto di carni e latticini lanciata a metà gennaio da una commissione di esperti sulla rivista Lancet.
La francese Geslain-Lanéelle, già direttrice dell'Agenzia Ue per la sicurezza alimentare Efsa a Parma dal 2006 al 2013, ha quindi assicurato che, se sarà eletta a giugno, "il mio progetto non è fare una Fao 'europea', ma mondiale".
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