ROMA - E' nato a Napoli 60 anni fa come gelato artigianale il cornetto Algida. E dal 1959, quella cialda croccante ripiena di gelato alla crema di latte, coperto da una granella di nocciole e cacao, è diventata l'icona del gelato industriale e il marchio principe del gelato da passeggio, in Italia e nei quattro angoli del pianeta. Un successo globale legato alla qualità delle materie prime certificate di alta qualità, a partire dal latte fresco 100% italiano e dalle nocciole, anch'esse tutte italiane. E da un equilibrio tra i diversi ingredienti, riconosciuto dai consumatori di ogni età e latitudine.
L'Algida fu fondata a Roma, nella zona del Prenestino, nel 1945, da tre ingegneri slavi che avevano acquistato dagli Stati Uniti il brevetto per la produzione del gelato industriale. In seguito, la produzione è stata trasferita a Napoli.
Da quando, con la nascita della catena del freddo, è diventato un prodotto industriale, della Unilever dal 1964, il ''cuore di panna'', come recita un fortunato claim, è prodotto a Caivano, in provincia di Napoli, nelle sue diverse varianti, comprese quelle salutistiche, gluten free e vegan. Questo stabilimento campano è la più grande fabbrica europea di gelati e, precisa Unilever, la seconda al mondo dopo quella degli Stati Uniti, in cui vengono prodotti ogni giorno oltre due milioni di esemplari, dei quali il 60% resta in Italia, e gli altri sono destinati all'export.
Domani, per celebrare i primi 60 anni, a Salerno si terrà l'Ice Cream Party più grande del mondo, degustazione collettiva organizzata per cercare di entrare nel Guinness dei Primati, in collaborazione con il Guinness World Records.
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