(ANSA) - ROMA, 31 GEN - "Federalimentare non può che accogliere favorevolmente l'accordo di libero scambio tra UE e Giappone che porterà grandi risultati in termini di export e di opportunità a tutta l'industria alimentare italiana". Così Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare, commenta il Jefta, Japan-Eu Free Trade Agreement, che entrerà in vigore domani primo febbraio. Un accordo che arriva in un momento in cui l'export dei prodotti alimentari in Giappone attraversa una fase di stazionarietà (+0,0%) rispetto allo stesso periodo 2017, quando ha raggiunto i 715,1 milioni di euro, con un +2,1% sull'anno precedente. "L'accordo commerciale con il Giappone, un paese che oggi è al decimo posto dei nostri sbocchi alimentari, è molto qualificante perché creerà una zona di libero scambio che interesserà 635 milioni di persone e circa un terzo del Pil complessivo a livello mondiale" sottolinea Ivano Vacondio. Nello specifico, l'accordo prevede l'eliminazione dei dazi su molti formaggi (attualmente tassati quasi al 30%), sulle esportazioni di vini, cui si applica attualmente un dazio del 15% in media, consentendo alla Ue di aumentare considerevolmente le sue esportazioni di carni bovine e di offrire ulteriori possibilità di esportazione per i prodotti a base di carni suine. Infine, l'accordo garantirà la protezione in Giappone di oltre 200 indicazioni geografiche protette, di specialità culinarie tradizionali europee di alta qualità e la protezione nella UE di una serie di indicazioni geografiche giapponesi.
"La rimozione di larga parte dei dazi che pesano sui prodotti italiani e la maggiore apertura del mercato giapponese sono il migliore presupposto per evitare possibili ripiegamenti di questo sbocco e per confermare nel tempo le brillanti performance messe a segno fin qui da un mercato di grande prestigio, selettivo e molto attento alla qualità".(ANSA).