ROMA - Un accordo nazionale per supportare la sostenibilità e l'etica della filiera del pomodoro made in Italy, valorizzandone l'elevata qualità. A siglarlo nel contesto post-Brexit, sono Coldiretti e Princes Industrie Alimentari, società che gestisce a Foggia il più grande stabilimento in Europa per la trasformazione del pomodoro.
L'obiettivo è sostenere il made in Italy della filiera del pomodoro, valorizzando l'identità nazionale, per ridare competitività a un comparto strategico. Princes offre ai produttori associati a Coldiretti la possibilità di sottoscrivere contratti di fornitura della durata di 3 anni, riconoscendo un prezzo "equo" per il pomodoro, basato sugli effettivi costi sostenuti per rispettare il disciplinare di produzione previsto. Verrà poi sviluppata una piattaforma digitale basata sulla tecnologia blockchain che, per la prima volta in Italia, verrà applicata a un prodotto trasformato industrialmente. Tutto questo garantirà la tracciabilità del prodotto lungo tutta la filiera e sulla provenienza da cooperative che rispettano gli standard etici richiesti.
"L'accordo - sottolinea il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini - rientra nell'azione di responsabilizzazione dal campo allo scaffale promossa da noi per garantire che dietro tutti gli alimenti in vendita ci sia un percorso di qualità che riguarda ambiente, salute e lavoro, con un'equa distribuzione del valore, ma rappresenta anche un prezioso volano di sviluppo per il Mezzogiorno, dove l'agricoltura è capace di garantire lavoro e opportunità di futuro". Secondo l'ad di Princes, Gianmarco Laviola, "il contratto di filiera è una pietra miliare per il futuro di tutto il settore, sperando che venga presto seguito da altri attori".