BRUXELLES - Nel 2017 la produzione Ue di cereali è aumentata del 2,7% rispetto al 2016 attestandosi a 310 milioni di tonnellate, circa il 12% della produzione mondiale.
Lo certifica Eurostat. La crescita è arrivata nonostante la siccità in molte aree dell'Europa centrale e meridionale e una riduzione delle superfici coltivate di 1,6 milioni di ettari. La Francia si conferma potenza cerealicola europea con la produzione dei maggiori quantitativi di grano tenero e di farro (36,5 milioni di tonnellate), orzo (12,1 milioni di tonnellate) e mais (14,5 milioni di tonnellate). La Polonia primeggia su segale e miscele di cereali invernali. L'Italia si conferma leader in produzioni specializzate, come il grano duro e il riso, anche se entrambe mostrano una lieve flessione, rispettivamente circa 837mila e 80mila tonnellate in meno, rispetto al 2016.
L'ufficio statistico dell'Unione europea sottolinea infine che "la produzione europea di cereali raccolti nel 2017 è rimasta al di sotto del picco del 2014 con 333 milioni di tonnellate". Dall'analisi emerge inoltre che il grano tenero e il farro rappresentano il 46% di tutti i chicchi di cereali raccolti nell'Ue nel 2017. Seguono mais da granoturco e mais (19%) e orzo (19%). Avena, segale e altri cereali hanno rappresentato il restante 14% di cereali.(