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Contraffazioni, paura a tavola per il 65% degli italiani

Quasi due italiani su tre (65%) hanno paura delle contraffazioni a tavola perché al danno economico si aggiungono i rischi per la salute. E' quanto emerge da un'indagine Coldiretti/Ixe' divulgata in occasione della prima "Giornata della Lotta alla Contraffazione per gli studenti".

Si tratta di un crimine particolarmente odioso, sottolinea la Coldiretti, perché si fonda sull'inganno e colpisce soprattutto quanti dispongono di una ridotta capacità di spesa che, a causa della crisi, sono costretti a rivolgersi ad alimenti a basso costo dietro i quali spesso si nascondono ricette modificate, uso si ingredienti di minore qualità o metodi di produzione alternativi.

L'agricoltura e l'alimentare, denuncia ancora la Coldiretti, sono considerate aree prioritarie di investimento dalla malavita che ne comprende la strategicità in tempo di crisi, perché del cibo, anche in tempi di difficoltà, nessuno potrà fare a meno.

L'ottima attività messa in campo dalla forze dell'ordine, secondo la Coldiretti, va accompagnata dalla revisione delle leggi sui reati alimentari con la proposta a costo zero elaborata da Giancarlo Caselli per introdurre nuovi sistemi di indagine e un aggiornamento delle norme penali adeguate a combattere le frodi agroalimentari; contraffazioni diventate più pericolose con l'innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali.

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