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Il Tar del Lazio: Grillo e Nero d'Avola non solo col marchio Doc Sicilia

Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso dell'azienda Duca di Salaparuta, che si è rivolta ai giudici amministrativi contro le modifiche al disciplinare dei consorzi Doc Sicilia e dell'Igt Terre Siciliane, apportate nel 2016, secondo cui si possono riportare in etichetta i nomi Grillo e Nero d'Avola, le due varietà di uve più rappresentative dell'isola, solo nei vini a marchio Doc Sicilia.

Con questa decisione, dunque, si torna al passato: si potranno produrre e vendere bottiglie Igt Terre Siciliane scrivendo Grillo e Nero d'Avola in etichetta. Per i giudici la decisione di modificare le regole dell'Igt sarebbe avvenuta senza una decisione dell'assemblea, ma dei soli vertici dell'associazione Terre Siciliane, inoltre l'imposizione solo sui vini a marchio Doc Sicilia non è stata ritenuta dal Tar una valorizzazione ma una penalizzazione della produzione a marchio Igt.

Il consorzio Doc Sicilia sta preparando il ricorso al Consiglio di Stato. Già domani, come scrive il giornale online Cronachedigusto.it, è previsto un vertice al ministero per concordare un'azione comune nel ricorso. Sono infatti coinvolti ministero dell'Agricoltura e assessorato siciliano all'Agricoltura.

Nel 2017 sono state 29 milioni e mezzo le bottiglie a marchio Doc Sicilia, ben 88 milioni al 30 novembre di quest'anno. A marchio Igt Terre siciliane, invece, nel 2017 sono state prodotte 184 milioni di bottiglie mentre al 30 novembre scorso il dato è stato di 109 milioni e mezzo.

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