Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Calabria: ultimi tuffi in Riviera dei Cedri tra spiagge nascoste e piccoli borghi

PRAIA A MARE (COSENZA) - Profuma di agrumi e del dolce piccante dei peperoncini il tratto di costa calabra tra Praia a mare e Diamante, a ridosso del parco del Pollino. Qui, nell’Alto Tirreno Cosentino, le spiagge quasi deserte della Riviera dei Cedri invitano ancora a tuffarsi in un mare mozzafiato e a scoprire deliziosi borghi e scavi archeologici. Il litorale misura appena 20 chilometri e alterna lidi sabbiosi a scogliere e a calette raggiungibili solo via mare; i fondali sono ricchi e sorprendenti, anche grazie alla tutela del Parco marino regionale Riviera dei Cedri che controlla gran parte della costa. Il colore dominante è il verde-giallo dei cedri, principale prodotto rivierasco che ha trovato il proprio habitat ideale solo qui, in quest’angolo di Calabria. 

Si parte da Praia a Mare, caratterizzata da una lunghissima spiaggia sabbiosa e dal panoramico santuario della Madonna della grotta; da qui si ammira l’isola rocciosa di Dino, ricca di storie di pirati e di leggende omeriche – pare che vi approdò Ulisse – ma soprattutto di bellezze naturali da scoprire con escursioni in barca dalla spiaggia di Fiuzzi. E’ un alternarsi continuo di grotte affascinanti, come quelle del Leone, delle Sardine, del Frontone con stalattiti e stalagmiti e l’immancabile grotta azzurra, dove i colori giocano con i raggi di sole; qui gli amanti delle immersioni trovano un vero paradiso sottomarino che merita di essere scoperto.

La strada costiera, panoramica e tortuosa, prosegue con spettacolari scogliere a picco sul mare e con baie solitarie fino alla grotta dell’Arco Magno e alla bellissima spiaggia adiacente. E’ un arco naturale scavato dalla forza del mare che regala una vista mozzafiato anche grazie al contrasto dell’acqua cristallina, soprattutto al tramonto quando gli ultimi raggi del sole colorano le rocce di rosa e arancio. Proseguendo si attraversa il borgo di San Nicola Arcella, ricco di vicoletti e scalinate, arroccato su un promontorio con vista sulla baia. La strada prosegue fino a Capo Scalea, passando per la baia del Carpino tra grotte e incantevoli spiaggette deserte; all’interno il centro storico di Scalea, sovrastato dai resti di un castello, è caratterizzato da vicoletti e piazzette che accolgono chiese da scoprire. Nel borgo merita una visita anche l’Antiquarium Torre Cimalonga, che custodisce interessanti reperti archeologici. Si prosegue poi fino a Diamante passando per Marina di Santa Maria del Cedro, il cui borgo ospita laboratori e un museo dedicati al cedro, e Cirella, famosa per gli scavi archeologici che hanno riportato alla luce resti di numerose necropoli.

La riviera termina con il bellissimo borgo di Diamante, caratterizzato da una suggestiva passeggiata a picco sul mare e dalla famosa Accademia del peperoncino, prodotto base per la produzione della celebre ‘nduja; gli indirizzi per acquistarla sono tanti, ma tra tutti c’è Radici di Calabria, che vende prodotti tipici di ogni genere. Il borgo, però, è noto anche come la città dei murales perché qui, nel 1981, artisti nazionali e internazionali dipinsero sui muri delle case del centro storico la storia, le tradizioni e la cultura di questa terra. Nel vicino borgo di Maierà, infine, merita una visita il ricco e curioso museo del peperoncino.

Per maggiori informazioni: www.turiscalabria.it

 

 

Caricamento commenti

Commenta la notizia