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Capodanno nel mondo tra valzer e chicchi d'uva

VIENNA - Concerti, spettacoli, balli, cenoni e fuochi d’artificio: per tutti il Capodanno è una grande festa privata e collettiva che richiama centinaia di migliaia di persone nelle piazze e lungo le vie delle principali città del mondo. Ovunque si cena, si balla, si ascolta musica e ci si diverte fino al mattino; ogni Paese, tuttavia, ha le proprie tradizioni e i propri riti benauguranti per salutare l’anno nuovo. Ecco un giro del mondo tra le feste di Capodanno da scoprire e, perché no, da imitare.

A Tokyo i festeggiamenti del Toshigami, le divinità dell’anno nuovo, omaggiano gli spiriti degli antenati e durano fino al 3 gennaio. Ogni casa, perfettamente pulita per accogliere al meglio l’anno nuovo, viene decorata con rami di pino e bambù, e con paglia davanti all’uscio; in tavola si porta cibo osechi con riso mochi in polpette e toshikoshi-soba, piatto di spaghetti in brodo che scaccia la cattiva sorte e promette lunga vita. Allo scoccare della mezzanotte le campane dei templi buddisti rintoccano per 108 volte, numero sacro per l’Oriente, mentre il giorno seguente ci si reca al tempio o al santuario per la prima visita dell’anno, possibilmente indossando il kimono, l’abito tradizionale giapponese. I festeggiamenti comprendono anche la cerimonia del saké otoso, che si beve proprio durante i riti di Capodanno per purificarsi dai malanni dell’anno vecchio e aspirare a una vita longeva. Sempre il primo gennaio per i giapponesi è importante assistere al sorgere del sole da punti panoramici, come la Tokyo Tower, torre simbolo della città.
Meno spirituale e intimista ma più spettacolare e frizzante è il Capodanno che si vive a Londra e nel Regno Unito: fuochi d’artificio, sfilate, travestimenti e feste fino all’alba sono i protagonisti della notte del 31 dicembre che si conclude, secondo tradizione, con un benaugurante bacio appassionato a Trafalgar Square. Poi ci si scatena nelle feste sul Tamigi o al London Eye e, il primo gennaio, si partecipa al corteo in maschera di artisti di strada, acrobati e musicisti. I sudditi della Regina, inoltre, non possono fare a meno del tacchino ripieno di castagne e del pudding, dolce al cucchiaio arricchito in questa occasione di monete portafortuna; immancabile anche la tradizione di saltare in un cerchio di fuoco composto da 13 candele rosse e di mordere una mela appesa a un filo senza spegnere la candela inserita nell’altra estremità.
L’altra Grande Mela da mordere, New York, festeggia l’anno nuovo con grandi feste colorate, illuminate dai fuochi d’artificio. Ovunque ci si trovi allo scoccare della mezzanotte si bacia la persona accanto e a Times Square lo si fa sotto le telecamere che trasmettono in tutto il mondo i festeggiamenti della ball drop, la sfera luminosa, che scende dall’alto annunciando il nuovo anno. Contemporaneamente cade dal cielo una nuvola di coriandoli, fatta dei biglietti che riportano i desideri espressi da visitatori e newyorkesi lasciati sul muro delle speranze, il New Year’s Eve Wishing Wall, allestito nel Times Square Visitor Center. In alternativa alla piazza, sempre molto affollata e controllata, si va a Central Park per assistere allo spettacolo pirotecnico, o si va a pattinare nella classica pista sotto il Rockefeller Center. Il primo gennaio, poi, i più temerari possono partecipare a un tuffo collettivo al Polar Bear Club di Coney Island, che organizza l’evento per beneficienza.
Un’altra piazza che si anima e si affolla di gente festosa e in maschera – come si fa a Carnevale - è Pariser Platz, nel cuore di Berlino: qui la notte di san Silvestro la piazza diventa una discoteca a cielo aperto mentre si festeggia lungo i 2 chilometri che collegano la Porta di Brandeburgo alla Colonna della Vittoria, sotto un cielo illuminato dai fuochi d’artificio di mille colori. In alternativa ci si diverte al Winterwelt, mondo d’inverno, che nella vicina Potsdamer Platz offre palcoscenici per concerti e spettacoli teatrali, piste da pattinaggio, casette in legno dove gustare le tradizionali frittelle, le noccioline e la bevanda tradizionale di Capodanno, il Feuerzangenbowle, a base di vino, cannella, chiodi di garofano, buccia d’arancia e rum. Alcol e musica accompagnano i festeggiamenti e fanno dimenticare il freddo nella lunga e gelida notte di fine anno.
La musica è protagonista anche a Vienna, dove sulle note del valzer e di operette si balla negli ampi saloni della Hofburg, l’ex residenza imperiale, e nella maggior parte dei grandi e storici alberghi della città. Ci si diverte anche lungo il Silvesterpfad, il percorso di san Silvestro, con balli, canti e specialità enogastronomiche nella piazza davanti al Municipio e al Prater, il parco di divertimenti, dove si assiste a spettacoli di fuochi d’artificio. L’appuntamento tradizionale, poi, è il primo gennaio con il celebre concerto di Capodanno, trasmesso in tutto il mondo dalla Grosser Saal del Musikverein, diretto quest’anno dal maestro Riccardo Muti. Per chi non può entrare ci sono i megaschermi di fronte al Municipio con la diretta del concerto, non prima però di aver consumato la Katerfrühstück, la tradizionale colazione per smaltire la sbronza della sera di Capodanno.
Se nelle piazze e nelle case di Copenaghen, capitale danese, la notte di san Silvestro si fa il conto alla rovescia in piedi su una sedia fino allo scoccare della mezzanotte, a Madrid in Spagna si accompagnano i 12 rintocchi mangiando un chicco d’uva. Ovunque nella capitale spagnola si accoglie l’anno nuovo mangiando uva benaugurante, simbolo di abbondanza e prosperità, tradizione che risale al 1909. Puerta del Sol, cuore di Madrid, si riempie di gente che balla, fa festa e brinda fino al mattino.

Dall’altra parte dell’oceano, invece, si passa la notte di san Silvestro nei cimiteri della capitale Santiago del Cile, dopo aver fatto festa e brindato: l’ultima notte dell’anno, infatti, è l’occasione giusta di trascorrere del tempo con i propri cari defunti. Secondo la tradizione è bene anche preparare la propria abitazione al nuovo anno, pulendola e togliendo ogni energia negativa.
Nello stesso continente, a Rio de Janeiro, si festeggia l’anno nuovo indossando abiti gialli, colore del sole, della luce e dell’oro, mentre si fanno offerte alla dea delle acque Lemanja, gettando in mare in suo onore piccole zattere illuminate da candele e piene di fiori. Alla dea si offrono anche sigari e alcolici, gli stessi bevuti da centinaia di migliaia di persone mentre ballano e cantano sotto i fuochi d’artificio di avenida Atlantica, il lungomare della celebre Copacabana. Qui, il nuovo anno si saluta anche facendo il bagno nell’oceano.
E’ estivo anche il Capodanno di Sydney, la capitale australiana e la prima città del mondo a festeggiare l’arrivo del nuovo anno: qui impazzano feste e balli sfrenati sulla spiaggia, mentre grandiosi spettacoli pirotecnici illuminano l’imponente ponte del Sydney Harbour.

Ci sono delle città dove il Capodanno si festeggia persino due volte: a Mosca, come in tutte le città della Russia, si festeggia il 31 dicembre secondo il calendario gregoriano e il 13 gennaio secondo quello giuliano. Per tradizione si aspetta la mezzanotte, scandita dal rintocco delle campane della Torre Spasskaja del Cremlino, e poi ci si scatena in balli e feste, mentre si beve vodka e si mangiano le tradizionali prugne secche farcite di nocciole e ricoperte di panna acida. All’ultimo rintocco, infine, si apre la porta di casa per far entrare l’anno nuovo.
A Shanghai, come in tutte le città della Cina, le ultime al mondo a festeggiare l’anno nuovo, il Capodanno si celebra il 31 dicembre secondo la tradizione occidentale e per due settimane, tra gennaio e febbraio, secondo il calendario lunare che varia ogni anno. E’ il celebre Capodanno cinese o festa di primavera, che quest’anno si festeggia dal 16 febbraio e che prevede le tradizionali cerimonie propiziatorie con fuochi d’artificio e rumori che scacciano i demoni maligni, balli e cortei in maschera. Anche il cibo svolge un ruolo importante e spacca in due il Paese: nella Cina del Nord si mangiano ravioli a forma di lingotto mentre nel sud si assapora un dolce a base di farina di riso farcito con diversi tipi di verdure.

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