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Arriva 'Destinazione Turistica Romagna'

RAVENNA - Presentato a Ravenna, a Palazzo Rasponi, 'Destinazione Turistica Romagna' il nuovo ente previsto dalla legge regionale sull'ordinamento turistico. All'incontro dedicato agli operatori del settore e segnato dallo slogan 'Romagna. Lo dici e sorridi', sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Rimini e presidente della 'Destinazione', Andrea Gnassi, il sindaco di Ravenna e presidente della provincia, Michele de Pascale e Chiara Astolfi, direttore dell'organismo.
    'Destinazione Turistica Romagna' è formata dai territori di 4 province - Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini - che, nel 2017, hanno totalizzato circa 31 milioni di presenze turistiche e 6,9 milioni di arrivi.
    Il summit è stato seguito da 'Welcome Chinese', workshop dedicato al mercato cinese sul tema 'Prospettive ed opportunità per la Destinazione Turistica Romagna'.
    "La Romagna - ha osservato Gnassi in una nota - è un puntino sulle carte geografiche mondiali, ma interessa a tutti. E crea un'emozione unica. E' difficile trovare un'area turistica in Italia e all'estero che abbia un'offerta delle dimensioni e della varietà di proposte della Destinazione Turistica Romagna.
    Le Province che ne fanno parte - Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini - nel 2017 hanno totalizzato circa 31 milioni di presenze e 6.9 milioni di arrivi Parliamo di un distretto naturale ad altissima vocazione turistica, che già oggi entra nelle prime 25 posizioni delle città al mondo con più arrivi turistici".
    Quindi, ha argomentato il presidente di 'Destinazione Romagna', "abbiamo chance enormi, perché abbiamo già il nostro petrolio-energia rinnovabile, non dobbiamo inventarci una vocazione. L'abbiamo già. La nuova legge regionale ci consente oggi di fare un ulteriore salto di qualità, ci consente di mixare prodotti e destinazioni, turismo con territorio, immettendo attraverso un modello nuovo di gestione turistica territoriale, nuova linfa all'innovazione del prodotto e alla promo-commercializzazione, all'integrazione tra pubblico e privato, elemento che continuerà ad essere l'asse portante della nostra programmazione. Occorre lavorare sui sistemi integrati di accoglienza - ha concluso Gnassi - sul rinnovamento del prodotto, sul rilancio strutturale". (ANSA).
   

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