Sabato 05 Ottobre 2024

In viaggio con la scrittrice, la Roma di Eugenia Romanelli

© ANSA
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ROMA - Milioni di persone ogni anno visitano Roma, la città eterna. Colosseo, Fori Imperiali, San Pietro, Trinità dei Monti: e poi? E se per una volta non fossero i luoghi, ma il racconto a spingerci verso un viaggio? Se a svelare la città, da un punto di vista totalmente insolito ed esclusivo, fosse una scrittrice, accompagnata da una fotografa? Insomma se invece dei luoghi 'must see', scegliessimo anche l'esperienza del 'must hear'? Nascono così i My lifestyle tours in Rome di Eugenia Romanelli, giornalista, scrittrice (tra gli altri, ''La donna senza nome'', ''E' scritto nel corpo'', ''2BX. Essere un'incognita'', ''Vie di fuga''), tra segreti, esperienze e nuove avanguardie della città. ''L'idea è nata per caso - racconta all'ANSA - Un amico con un'importante agenzia per l'ospitalità di divi di Hollywood, un anno fa mi ha chiesto aiuto perché un attore molto noto voleva essere accompagnato per la città da un artista o da qualcuno che rappresentasse un po' l'intellighenzia romana. Così l'ho portato nei luoghi che più amo di Roma, mete non troppo 'classiche', e mi sono divertita moltissimo''. Passaparola su passaparola ''è arrivata una valanga di richieste'', fino a diventare un format, ''una sorta di Italian writer tour''. ''Non sono visite guidate - precisa la Romanelli - ma un'immersione nelle emozioni che la città può offrire attraverso lo storytelling di uno scrittore o di un giornalista, che racconta la 'sua' Roma, il suo quartiere''.

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    Diversi i percorsi tra cui scegliere alla scoperta di una ''Roma un po' underground'', immortalati anche da un fotografo al seguito (Info: eugeniaromanelli.it). Come l'Erotic Tour in cui, spiega la Romanelli, ''porto gli ospiti nel più antico sexy shop italiano, che è a Roma e che vanta oggetti dei più grandi designer internazionali. Qui racconto la storia della sessualità romana, dai tempi di Messalina agli scandali vaticani, scoprendo che, nonostante Roma sia la sede del papato, prima del cristianesimo vantava un'ambivalenza dell'erotismo molto superiore ai greci. Ma c'è anche il tour della Street Art - prosegue - perché pochi sanno che Bansky, il più grande street artist del mondo, ha nominato suo erede artistico il romanissimo Sten. E in giro per tutta la città ci sono moltissimi altre firme importanti a cielo aperto. Il più bel graffito di Roma è di Alice Pasquini a San Lorenzo. C'è un vero distretto al Quadraro, dove tutti i graffiti sono in nome della Resistenza partigiana, fino agli ultimi realizzati a Ostiense''. E ancora, tra le più richieste c'è la serata in una galleria d'arte contemporanea a due passi dal Campidoglio, appositamente chiusa, con degustazione di champenois italiani e le opere dell'artista iraniano Howtan Re da ammirare in esclusiva. O, l'ultimo ''nato'', il tour esclusivo a casa della compositrice e pianista Alessandra Celletti. ''Ovviamente sono tour particolari, per chi già conosce la città e per clienti top spender - dice la Romanelli - Si tratta soprattutto di clienti americani, ma ho avuto richieste fin dall'Australia e sta crescendo il numero di aziende che regalano un'esperienza del genere ai loro manager e congressisti. E' un prodotto molto competitivo, che alza il livello dell'offerta della città'', tanto che, racconta ''ho avuto richieste anche da realtà pubbliche. Ed è destinato a crescere, nei luoghi, nelle persone, con il coinvolgimento di altri artisti e intellettuali". Non ultimo, "è anche un modo per rilanciare la nostra professione, scavalcando gli editori e la dimensione digitale, in un'esperienza unica, quasi 'corpo a corpo' della narrazione. Proprio come se il turista fosse un lettore, lì, ad ascoltarti''.
   

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