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A Milano mostra su Harry Potter

MILANO - "Rivedere un costume o un oggetto di scena riaccende memorie che si erano perse". A dirlo oggi a Milano sono stati i gemelli James e Oliver Phelps, meglio noti come Fred e George Weasley nei film di Harry Potter, ma la nostalgia sarà anche quella dei visitatori che da sabato 12 maggio al 9 settembre entreranno in 'Harry Potter: The Exhibition', alla Fabbrica del Vapore di Milano. Giunta per la prima volta in Italia a quasi dieci anni dalla prima tappa di Chicago, la mostra itinerante sul celeberrimo maghetto è un labirinto di uniformi, tuniche, bacchette e mostri tratti dai film, distribuiti in 1600 mq di allestimento. Sono già 130mila i biglietti acquistati in prevendita da tutta Italia, con la partecipazione di centri estivi, oratori, promotori turistici anche fuori Milano, come ha sottolineato la vicesindaca Anna Scavuzzo.

La cifra è record per le mostre italiane, dice con orgoglio Adolfo Galli, che con D'Alessandro e Galli ha collaborato alla produzione di GES Events e Warner Bros: "La tappa di Madrid partì con numeri simili, e finì per totalizzare 400mila visitatori: quindi siamo molto fiduciosi". Il percorso inizia con lo smistamento, dove il Cappello Parlante assegna i visitatori a una delle quattro case di Hogwarts. Passato l'Hogwarts Express, si entra nella magica scuola, accolti dai suoi ritratti parlanti. La sala comune dei Grifondoro è la prima vera tappa nell'arsenale immaginario di oggetti provenienti dai film: le uniformi di Hermione e Ginny, i vestiti di Neville e Luna e l'angolino di Harry e Ron, con i loro letti, abiti e bauli ricchi di manufatti, tutto quanto racconta una storia, come la bacchetta di Ron aggiustata con il nastro adesivo, o la Mappa del Malandrino.

Il percorso prosegue con le aule: Pozioni, Difesa contro le arti oscure, lo studio della malefica professoressa Umbridge, Divinazione ed Erbologia, in cui si può estirpare una radice di mandragola urlante, dopo aver ammirato la sfera di cristallo e l'abito della professoressa Cooman (Emma Thompson) o il pomposo ritratto del professor Allock (Kenneth Branagh). Nella sezione dedicata al Quidditch le cose cominciano a farsi interattive: dopo aver ammirato divise, coppe, scope Nimbus e le prime pagine dei gazzettini sportivi, si può provare a lanciare la pluffa. L'interazione è anche nella capanna di Hagrid, uno dei set ricostruiti con maggior completezza, tra i giganteschi abiti e l'ombrello-bacchetta del guardiacaccia di Hogwarts, e la poltrona dove si è invitati a sedersi. Dopo le creature della Foresta Proibita, un'intera ala è dedicata agli antagonisti di Harry Potter, tra uniformi, abiti e bacchette, uno svettante Dissennatore, la temibile Torre gigante della 'Pietra filosofale' e gli Horcrux. Il finale spetta alla Sala Grande, forse la più ricca di storie: dallo scrigno del Calice di fuoco alla Coppa Tremaghi, dai vestiti per il Ballo del Ceppo a quelli di Silente e McGranitt, dalle pasticche vomitose ai Doni della morte, da Dobby alla spada di Godric Grifondoro, che congeda i visitatori, la tappa finale abbraccia quasi tutti i momenti della saga in un tripudio finale.

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