BOLOGNA - "Dipingere è un modo di essere nella realtà interpretandola. Osservandola in altri modi, sulla tela, innesca un modo diverso di pensare e l'atto creativo rappresenta un momento che altrimenti non si fermerebbe ed invece si ferma. Tutto ciò mi suscita stupore". E' l'arte del cantautore Francesco Tricarico, protagonista di una personale - 'Quando la musica si mostra. Una nota al museo' - ospitata dal 12 maggio (ore 18.30, poi live ad ingresso libero) al 10 giugno al Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.
Una passione per la pittura nata fra i banchi alle scuole medie: "Riempire gli spazi di colore era un modo per riflettere sulla mia solitudine. L'arte come la musica giustificava me stesso e la mia esigenza di prendermi del tempo. Quel mondo dava una sensazione di protezione che poi con il tempo ho rielaborato".
"Ogni tela - spiega l'artista - sarà caratterizzata da una nota accompagnata da una parola e da uno strumento. E' per me un momento di autocelebrazione". Le opere scelte sono sette, come il numero delle note: la 'Stanza del Do' è anche la sala del Do-minus, la 'Stanza del Re' del Re-gnare, la 'Stanza del Mi' del Mi-stero, la 'Stanza del Fa' del Fa-re, la 'Stanza del Sol' del Sol-o, la 'Stanza del La' del La-voro, la 'Stanza del Si' del Si-lenzio. L'intento della mostra, curata da Olivia Spatola in collaborazione con Fabbrica Eos di Milano, è quello di far dialogare l'arte con la musica all'interno di uno stesso spazio.
Ed in questo spazio, definito del 'silenzio cageano', il cui lo spettatore ha la sensazione di ascoltare qualcosa anche se tutto tace, le opere di Tricarico andranno a mostrare in quale modo è possibile controllare e organizzare le nostre percezioni. I suoi quadri sono frutto di una ricerca interiore legata alla necessità di produrre cose dal valore universale, che lo uniscano agli altri nel concetto di bellezza condivisa.
La location del Museo internazionale e biblioteca della musica è stata scelta per il ruolo culturale che riveste: il Museo, che ha sede in un palazzo affrescato nel centro storico, espone le collezioni di beni musicali della città di Bologna, in un percorso espositivo che si snoda attraverso nove sale a ripercorrere sei secoli di storia della musica europea, con oltre un centinaio di dipinti, più di 80 strumenti musicali antichi e un'ampia selezione di documenti storici.