PESCARA - Un maggio fra musica e teatro quello del Florian Espace di Pescara.
Venerdì 18 maggio, alle 21, all'interno della rassegna "Sotto la Tenda dell'Avanguardia" il progetto Il Ruggiero presenta "Cefalonia | Itaca: l'inganno del ritorno", testi da "Cefalonia" di Luigi Ballerini, in dialogo con "Il Ritorno di Ulisse in patria" di Claudio Monteverdi/Giacomo Badoaro. Ideazione regia e musiche originali eseguite dal vivo Emanuela Marcante e Daniele Tonini, con Emanuela Marcante (voce narrante, canto, pianoforte) e Daniele Tonini (voce narrante, canto,flauto). Lo spettacolo è in tre momenti: "L'inganno del Ritorno", "Diventare nemici", "Due isole senza ritorno: Cefalonia, Itaca".
Su due isole vicine, che forse sono la stessa, nel tempo del mito e nel tempo della storia approdano eroi di guerre inutili e dolorose: per Ulisse il ritorno è vendetta e illusorio ricongiungimento, prima di riprendere il viaggio; per i soldati della divisione Acqui il desiderio del ritorno, l'illusione del ritorno, si pagherà con la vita. Per il reduce di Troia e per Ettore B, il soldato del Monologo a due voci di Ballerini che dall'isola dell'impossibile ritorno, Cefalonia, prende il titolo, l'approdo all'isola è un ultimo inganno. L'isola, un punto di arrivo e un punto di (ri)partenza.
Sabato 19 maggio alle 21, per gli "Scenari Musicali..." Francesco Leineri presenta "L'Essenziale" con Irida Gjergji (viola), Flavia Massimo (violoncello), Francesco Leineri (voce, strumenti giocattolo). Una particolare rivisitazione dei classici della canzone italiana fra gli anni '50 e '70: da Umberto Bindi a Luigi Tenco, da Ornella Vanoni a Gino Paoli, dal primissimo Piero Ciampi a Domenico Modugno a Sergio Endrigo.
Scopo del progetto è ironizzare con cinismo e paradosso sui confini della grande vocalità italiana, immaginandosi ciò che sarebbe stato se quest'ultima fosse sopravvissuta nell'oggi, all'interno delle grandi sperimentazioni di ambiente colto da un lato e all'interno delle nuove tendenze del panorama emergente italiano attuale dall'altro. Liberarsi consapevolmente dalle tradizioni e giocare con sperimentazioni ardite fino a giungere al confine con l'extramusicale. Di qui l'Essenziale: raccogliere l'essenzialità della canzone italiana di un tempo e decontestualizzarla in un vero e proprio nostalgico concerto "da camera" affrontato grazie alla leggerezza del gioco.
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