BOLOGNA - La XX esima edizione del Future Film Festival, la prima manifestazione italiana dedicata alle tecnologie applicate all'animazione, al cinema, ai videogame e ai new media, si svolgerà a Bologna dal 29 maggio al 3 giugno prossimi. L'apertura ufficiale all'Accademia delle Belle Arti (una delle istituzioni, assieme a Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna, Cineteca, Mambo, Fondazione Mast, con cui il Festival collabora) con lo svelamento dell'opera dell'artista Benni Bosetto per Future Film Festival XX. E a seguire con la proiezione di Sunsane, lungometraggio dell'americano Steven Soderbergh interamente girato con uno smartphone e con un budget bassissimo, perché "lo scopo del Festival - hanno spiegato i direttori Giulietta Fara e Oscar Cosulich - non è legato tanto alle tecnologie quanto al futuro dell'animazione". La rassegna ospiterà, tra film in concorso e film fuori concorso, 33 lungometraggi e 95 cortometraggi selezionati in tutto il mondo e quasi sempre nel circuito indipendente. La maggior parte delle pellicole sono in anteprima italiana o europea e spesso non godono di una normale distribuzione nelle sale, dunque di difficile fruizione soprattutto su grande schermo. L'edizione del ventennale, oltre a puntare molto sulla realtà virtuale (da segnalare a questo riguardo la collaborazione con il Cineca che mette a disposizione la tecnologia necessaria), dedicherà ampio spazio al cinema dell'est e in particolare a quello di registe donne. Alle proiezioni, Future Film Festival affiancherà come di consueto mostre, workshop, masterclass, uno spazio dedicato ai più piccoli e uno speciale omaggio al regista giapponese Isao Takahata. La chiusura della rassegna, il 3 giugno alle 22.30 al Lumiere, dove si svolgeranno buona parte delle proiezioni, avverrà con l'americano Truth or Dare di Jeff Wadlow, un thriller con protagonisti un gruppo di amici.