Dalla nascita della ritrattistica sportiva contemporanea, ai manifesti di Toulouse-Lautrec e alle sculture di Aristide Maillol, dalle Avanguardie storiche del cubo-futurismo di Jean Metzinger al post-futurismo di Giacomo Balla fino al Surrealismo. Tutto questo è ne 'Il ritratto dell'atleta nell'arte contemporanea (1870-2014)', libro di Tiziana Pikler (Aracne editrice, pp. 92, euro 10), opera di ricerca a cavallo tra arte e sport che si basa sulla riconoscibilità degli atleti raffigurati.
Calcio, ciclismo e pugilato le discipline più raffigurate, con icone sportive come i pugili Primo Carnera, Nino Benvenuti e Muhammad Alì e i calciatori ritratti da Guttuso per celebrare la vittoria della nazionale italiana di calcio ai Mondiali di Spagna del 1982. Il libro racconta anche aneddoti legati alla realizzazione delle opere, le motivazioni delle scelte stilistiche e il rapporto speciale che si è spesso creato tra il raffigurante e il raffigurato.
Tiziana Pikler, giornalista professionista, è laureata in Storia dell'arte all'Università di Roma La Sapienza. Porta avanti, ormai da una decina d'anni, una ricerca nell'ambito del binomio Arte e Sport.
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