(di Marzia Apice) (ANSA) - EBOLI, 31 MAG - Il buio di un regime oscuro destinato a morire, la luce di un futuro che finalmente appare all'orizzonte in un'Italia desolata e tutta da ricostruire. La guerra che lascia un popolo smarrito e logorato ma pronto a ripartire, la pace ancora fragile che promette una rinascita possibile. Il bianco e nero sobrio che si affianca al colore acceso, nel confronto tra italiani e americani. Sta nell'alternanza dei punti di vista e nel gioco dei contrasti l'efficacia della mostra "War is over! L'Italia della Liberazione nelle immagini dei U.S. Signal Corps e dell'Istituto Luce, 1943-1946", allestita dal 1 giugno al 30 settembre a Eboli negli spazi del MOA - Museum of Operation Avalanche. Le 140 immagini, anche inedite, che compongono la mostra ideata e realizzata da Istituto Luce Cinecittà e a cura di Enrico Menduni (Università degli Studi Roma Tre) e Gabriele D'Autilia (Università degli Studi di Teramo), unite ai filmati d'epoca raccontano non solo un particolare momento storico, ma anche le prospettive e l'immaginario di due diversi popoli. Se il bianco e nero dell'Istituto Luce documenta prima la fine del Fascismo e poi gli inizi della ricostruzione, le immagini a colori di operatori e fotografi dei Signal Corps rivelano il dato sociale e il mondo più popolare dell'Italia, mostrando anche l'arrivo nel nostro Paese dell'american way of life. Anche le immagini della Liberazione sono contrapposte, con il Luce che fino al luglio 1943 è presente con un attrezzato "Reparto Guerra" su tutti i fronti al seguito dei soldati ma poi, dopo il trasferimento nella Repubblica di Salò, non può realizzare una documentazione foto-cinematografica del Regno del Sud nel 1944-45, che è dunque un'esclusiva delle armate alleate. Interessante osservare, nella descrizione che il percorso espositivo fa di un mondo che cambia velocemente, anche quanto le foto lascino emergere il contesto culturale italiano e americano, nel quale si impone l'influenza del cinema. "War is over!", corredata da alcune videoinstallazioni ideate appositamente e curate dall'Istituto Luce-Cinecittà, per la regia di Roland Sejko e il montaggio di Luca Onorati tra cui "Vincitori e vinti" e "L'ultima apparizione del Duce", chiude con la tappa di Eboli il suo ciclo espositivo, dopo essere stata ospitata a Palazzo Braschi a Roma nel 2015 e alla Fondazione Forma per la Fotografia a Milano nel 2016. (ANSA).