VENEZIA - La grazia delle sculture di Antonio Canova a Venezia, i colori dei lavori di Shozo Shimamoto a Palermo, ma anche il Giappone secondo Fosco Maraini a Roma e la natura nelle immagini di Henri Cartier-Bresson a Bard: sono alcune delle principali mostre in apertura nel prossimo week end, in una panoramica artistica che spazia dalla fotografia alla pittura e alla scultura.
VENEZIA - Week end di inaugurazione per "Magister Canova", la mostra che rende omaggio al più importante interprete del Neoclassicismo: in programma dal 16 giugno al 22 novembre nella Scuola Grande della Misericordia, il percorso espositivo coniuga il rigore scientifico alla spettacolarità per far immergere il visitatore nel processo creativo di Antonio Canova. Prima di entrare nelle particolari "stanze" dedicate ad approfondimenti su alcuni aspetti specifici del lavoro dello scultore, il pubblico è accolto da una monumentale installazione site-specific di Fabrizio Plessi.
ROMA - Le immagini e le parole, lo sguardo fotografico e lo sguardo antropologico, l'analisi culturale e l'istinto esplorativo: c'è tutta la complessità del mondo di Fosco Maraini nella mostra "Endocosmo Maraini" allestita dal 15 giugno al 20 ottobre all'Istituto Giapponese di Cultura. Ripercorrendo, a 80 anni dal primo viaggio in Giappone, l'esperienza vissuta dal grande viaggiatore, etnologo, antropologo, fotografo e narratore italiano, la mostra si articola in 5 sezioni e presenta una selezione di 40 fotografie (bianco/nero e colore) provenienti dall'archivio privato della famiglia e dagli Archivi Alinari. Al Maxxi dal 12 giugno al 22 luglio protagoniste sono le "Favole di luce" che i bambini del nido scuola Mast di Bologna hanno realizzato sotto la guida del fotografo Nino Migliori. La mostra presenta il risultato del laboratorio condotto in 2 anni e mezzo da Migliori nel corso del quale il fotografo ha insegnato a bimbi tra i 3 i 5 anni le tecniche off-camera da lui inventate tra il 1940 e il 1970, dalle ossidazioni ai cellogrammi, dai lucigrammi ai polarigrammi, per permettere loro di liberare il proprio estro.
AOSTA - Apre il 17 giugno al Forte di Bard la mostra "Landscapes/Paysages", dedicata al grande fotografo Henry Cartier-Bresson. Allestita fino al 21 ottobre, l'esposizione presenta 105 immagini in bianco e nero, personalmente selezionate dall'artista, scattate tra gli anni '30 e '90 fra Europa, Asia e America. Al centro del percorso c'è la natura (le immagini sono raggruppate per tema: alberi, neve, nebbia, sabbia, tetti, risaie, treni, scale, ombra, pendenze e corsi d'acqua) colta nei suoi aspetti più emblematici.
PALERMO - Gli ambienti di Palazzo Sant'Elia accolgono la mostra "Shozo Shimamoto. Spazio nel tempo" che racconta il percorso completo dell'artista giapponese dagli anni '40 e '50 a oggi. Allestita dal 13 giugno al 6 agosto, l'esposizione presenta ai visitatori gli approdi della ricerca artistica di Shimamoto, dalle prime opere con il gruppo Gutai alle bellissime esplosioni di colore delle opere realizzate in Campania e anche, per la prima volta in Italia, i lavori su carta degli anni '50.
MILANO - Dopo i focus sulle opere di Shumon Basar, Elvira Dyangani Ose e Dieter Roelstraete, arriva "Slight Agitation 4/4: Laura Lima", il quarto e ultimo capito del progetto espositivo concepito dal Thought Council di Fondazione Prada, in programma dal 15 giugno al 22 ottobre. Attraverso tre opere site-specific, Lima propone nel suo progetto "Horse Takes King" (Cavallo mangia re) un esperimento che, rifacendosi al gioco degli scacchi, crea uno spazio illusorio capace di alterare la percezione ed esplorare i confini tra immaginario e reale.
ROVERETO (TN) - Si intitola "Manu propria. Il segno calligrafico come opera d'arte" la mostra allestita alla Casa d'Arte Futurista Depero dal 16 giugno al 30 settembre che racconta la contaminazione tra la scrittura e la pittura, tra linguaggio e immagine. Esposti opere, manifesti, edizioni sperimentali e documenti d'archivio dedicati a 50 anni di storia dell'arte, con le esperienze artistiche di Gastone Novelli, Achille Perilli, Carla Accardi, Giuseppe Capogrossi, Antonio Sanfilippo, Ugo Carrega e Ben Vautier.