NUORO - Dopo otto chilometri di tornanti, partendo da Baunei, l'altopiano del Golgo appare in tutta la sua maestosa bellezza: una vallata di origine basaltica racchiusa dalla montagna calcarea dove spunta una fittissima vegetazione di lecci, ginepri e macchia mediterranea. Un paesaggio selvaggio e antico fatto di strapiombi e visuali da cartolina che dall'altura della montagna affaccia sul mare. Ma il Golgo è anche mito e leggenda: "Ur mannus beninti de Golgo" (I nostri avi vengono da Golgo), si dice a Baunei, paese di centenari d'Ogliastra, considerata una delle Blue Zone del mondo.
L'altopiano, frequentato da escursionisti italiani e stranieri, ospita quattro aziende turistiche - lo storico ristorante Golgo, il Centro escursioni il Rifugio, il Maneggio comunale e il punto ristoro su Porteddu - che dopo decenni di attività solo da due settimane sono state servite dall'energia elettrica. Un intervento da oltre un milione di euro realizzato da E-Distribuzione con una linea di circa 11 chilometri, quasi tutta interrata per minimizzare l'impatto ambientale, c'è solo un piccolo tratto di cavo aereo dove strettamente necessario e quattro cabine in prossimità dei punti di alimentazione. L'inquinamento luminoso resterà uno sconosciuto in uno dei cieli più limpidi d'Europa.
"Sono stati 40 anni di sacrifici - racconta all'ANSA Silvano Tegas, gestore del ristorante aperto dal 1979 - Finalmente non devo più staccare il gruppo elettrogeno la sera e portare i cibi deperibili alla cella frigo in paese. Abbiamo un territorio spettacolare fatto di montagna e mare limpido, dove abbiamo piantato anche quest'anno le 5 bandiere blu. Ma questo è anche il luogo del mangiar bene con le nostre specialità: dai culurgionis ai prosciutti, dalla carne di capra e porcetto alla frutta dei nostri campi. I turisti che vengono una volta ritornano tutti".
L'altopiano si affaccia su cale da sogno dove il tempo si ferma, scandito solo dal rumore delle onde che si infrangono sul mare. "Qui c'è il cuore della nostra storia - spiega il sindaco di Baunei Salvatore Corrias che punta a un turismo sostenibile - dentro il Golgo c'è Su Sterru, che con i suoi 280 metri è la voragine più profonda d'Europa, la chiesa di San Pietro costruita nel XVII secolo. Da qui poi parte la rete di sentieri che porta alle cale: cala Goltoritze, cala Sisine e cala Biriola, cala Mariolu. Dopo aver regolamentato gli ingressi a cala Goloritzé, dove ora si arriva solo a piedi - ricorda il primo cittadino - abbiamo istituito il numero chiuso a 300 persone a cala Biriola e siamo pronti al numero chiuso a mille persone a cala Mariolu".
Nel settore delle escursioni per il centro il Rifugio lavora Antonio Cabras, uno dei pionieri di 'Selvaggio blu', il famoso percorso di trekking fatto di arrampicate e calate con le corde che parte da Perda Longa e dopo 5 ore arriva a cala Sisine. "C'è una domanda altissima di questi posti vergini e incontaminati - sottolinea Cabras - Chi viene in questa oasi verde cerca paesaggio, natura e pace: non possiamo avere il mare aggredito dai gommoni e dobbiamo limitare l'uso dei fuoristrada. Questa è una vallata dove non ci sono rumori e dove c'è una vista spettacolare. Un tempo era abitata solo da pastori, ora dobbiamo abitarla anche noi, sfruttandola ma senza rovinarla"