NEW YORK - Calcio in costume al Guggenheim. Alla vigilia della finale del Calcio Storico Fiorentino in programma domani in Piazza della Signoria, e' andata in scena nella rotonda del museo newyorchese una performance di Shaun Leonardo ispirata alle combattutissime partite tra giocatori dei quartieri fiorentini: Bianchi di Santo Spirito, Rossi di Santa Maria Novella, Verdi di San Giovanni e Azzurri di Santa Croce.
Il calcio in costume e' la sintesi primordiale degli sport giocati con la palla e degli sport di contatto: non solo football, ma anche rugby con un pizzico di spirito dei combattimenti tra gladiatori. Con la performance "Primitive games", Leonardo ne ha usato la violenza che nel 2007 ha portato alla sospensione del torneo per navigare i conflitti ideologici del mondo contemporaneo. Commissionato lo scorso autunno dalla Social Practice Initiative del Guggenheim, "Primitive Games" tenta di risolvere le divisioni del dibattito politico attraverso il movimento. In una serie di seminari, Leonardo ha invitato i partecipanti a esprimere le loro posizioni senza far uso delle parole.
L'artista ha spiegato ad ArtNet News che inizialmente il calcio storico fiorentino lo ha colpito per quel che precedeva l'inevitabile scontro fisico del gioco: "I giocatori cercano di analizzare il body language dell'avversario per ottenere un iniziale vantaggio, proprio come i pugili quando girano uno attorno all'altro sul ring".
Ex wrestler al college, Leonardo e' diventato negli ultimi tempi una autorità in materia di arte e progresso sociale: e' il co-fondatore di Assembly, un programma che offre una alternativa al carcere attraverso corsi di arte e che l'anno scorso ha ricevuto un finanziamento di 150 mila dollari dall'Art For Justice Fund lanciato dalla collezionista Agnes Fund vendendo all'asta un quadro di Roy Lichtenstein da 165 milioni di dollari.
L'artista si e' chiesto cosa sarebbe successo se, dopo aver "estratto" la violenza dal gioco, si fosse concentrato a analizzare la meccanica dei movimenti del corpo. Per far questo ha raccolto e preparato quattro gruppi diversi in vista della performance al Guggenheim. Leonardo aveva scelto come tema del dibattito senza parole la violenza da armi da fuoco. In campo per una sera, i 25 giocatori vestiti di bianco si sono affrontati in perfetto silenzio una volta dato l'ordine di inizio - "Dibattito!" - senza sapere esattamente a quale gruppo - persone che usano le armi per sport, vittime della violenza delle armi , poliziotti e ex militari - appartenessero gli avversari.