FAENZA (RAVENNA) - Il Museo internazionale delle ceramiche (Mic) di Faenza festeggia gli 80 anni, per sessanta edizioni, del Concorso internazionale della ceramica d'arte con 'Ceramics now': dal 30 giugno al 7 ottobre saranno in mostra 53 opere di artisti contemporanei internazionali che lavorano con la ceramica, selezionati da 17 curatori. Tra gli italiani Salvatore Arancio, Arianna Carossa, Alessandro Pessoli, Alessandro Gallo, Salvatore Cuschera. Non solo scultura ma anche, e soprattutto, progetti installativi e performativi saranno i veri protagonisti dell'esposizione.
La prima edizione nazionale del concorso fu realizzata nel 1938, e dal '64 divenne internazionale. Il Premio Faenza è stato fondamentale per traghettare il pubblico e il mondo dell'arte dalla concezione di ceramica come materia soltanto artigianale a materia 'alta' per la scultura d'arte. Negli anni ha visto protagonisti del calibro di Lucio Fontana, Leoncillo Leonardi, Angelo Biancini, Guido Gambone, Pietro Melandri, Carlo Zauli, e stranieri - Eduard Chapallaz, Sueharu Fukami - che hanno fatto non solo la storia della ceramica del XX secolo, ma anche quella della scultura e della pittura.
"Il Premio Faenza è sempre stato negli anni un momento di dialogo e di confronto, con le contemporanee ricerche del settore artistico - dice la direttrice del Mic, Claudia Casali - Per celebrare questo importante traguardo non volevamo una semplice competizione, ma abbiamo inteso fermarci a riflettere sul significato, oggi, della ricerca scultorea ceramica. Negli ultimi 15 anni la ceramica sta raggiungendo significativi traguardi: soprattutto le nuove generazioni stanno avviando percorsi di ricerca misti e contaminati tra linguaggi contemporanei differenti. E' questa la dimensione che dobbiamo valorizzare con le nostre attività espositive". (ANSA).
Caricamento commenti
Commenta la notizia