VITERBO - Il grande tesoro di Tutankhamon, con la sua celebre maschera mortuaria fatta d'oro, lapislazzuli e paste vitree; il sarcofago e il cocchio del faraone morto giovanissimo; otto Sfingi in perfetta replica marmorea di quelle del Viale Trionfale d'ingresso al gran Tempio di Karnak a Luxor, e poi il cofano con i vasi canopi, il celebre "tronetto" faraonico, il grande "naos" e la collezione di gioielli regali.
A Viterbo è scoppiata una vera e propria Egitto mania grazie alla mostra "Egyptian treasures. I tesori di Tutankhamon", dedicata al tesoro del sovrano egizio vissuto nel 1300 a.C. e in programma al 20 ottobre. Inaugurata lo scorso 30 giugno, la mostra è allestita a Palazzo dei Papi, concesso per l'occasione dalla Curia Episcopale di Viterbo, nelle sale che ospitarono il primo conclave della storia. Per il pubblico un percorso sorprendente pieno di reperti "finti" ma talmente perfetti da sembrare veri.
Sono esposte infatti circa 250 riproduzioni di tesori archeologici egizi, tutte "duplicazioni" appositamente prodotte dal Dipartimento Replica del Ministero in perfetta imitazione dei capolavori custoditi al Museo Archeologico del Cairo. La mostra si affianca a quella inaugurata il 24 giugno scorso, dedicata a "Le icone copte. Capolavori di arte egiziana cristiana".(ANSA).
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