VENEZIA - Sei milioni di euro di fondi comunitari per rafforzare ulteriormente l'impegno della Regione del Veneto per la montagna, per rendere più attraente e competitiva la sua offerta di ospitalità, per sostenere concretamente quell'imprenditoria che lavora con passione al rinnovamento e al potenziamento delle proprie strutture e, più ampiamente, del prodotto turistico montano. Così l'assessore al turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, ha presentato il nuovo bando del Por Fesr per l'erogazione di contributi finalizzati a investimenti innovativi alle piccole e medie imprese di montagna che gestiscono o sono proprietarie di strutture ricettive alberghiere, all'aperto, complementari, in ambienti naturali.
Un budget di 6 milioni di euro a cui se ne aggiungeranno presto, presumibilmente entro l'estate, circa altri 3,5 destinati ai Comuni appartenenti alle cosiddette Aree Interne Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni e Unione Montana Comelico. Saranno ammessi al finanziamento gli interventi che favoriscono l'innovazione e la differenziazione dell'offerta e dei prodotti turistici, che consentono la rigenerazione e il riposizionamento dell'impresa.
"Innovare e riqualificare sono parole d'ordine per il settore turistico - ha spiegato Caner - e la rigenerazione delle strutture turistico-ricettive è un obiettivo che ci siamo posti sin dall'inizio di questa legislatura: una sfida a cui non possono sottrarsi le nostre località montane, costrette a un confronto spesso impari con vicini competitor che godono di situazioni economiche e operative più favorevoli, determinate dal loro status di autonomia regionale". Il bando resterà aperto dal 31 luglio al 30 novembre 2018. L'assessore regionale al turismo ha voluto ospitare la presentazione ufficiale della neo costituita Associazione dei Gestori Rifugi Alpini del Veneto, rappresentativa delle quattro province venete con territorio montano: Belluno, Verona, Vicenza, Treviso. I rifugi, in base alla normativa regionale veneta, sono strutture ricettive complementari ubicate in aree di montagna a quota non inferiore a 1000 metri, predisposti per il ricovero e il ristoro di turisti ed escursionisti e per il soccorso alpino. Nel corso degli ultimi dieci anni è aumentata l'offerta ricettiva dei rifugi alpini: nel 2008 erano 131, nel 2017 hanno raggiunto il numero di 164 (+25,2%) e i posti letto da 3.267 posti letto sono passati a 3.818 (+16,9%). Ed è cresciuto anche il movimento turistico verso queste strutture: complessivamente, nel 2017, sono state registrate 115 mila presenze e oltre 86 mila arrivi, con una permanenza media di 1,3 notti. Gli ospiti sono equamente ripartiti tra italiani (51,2%) e stranieri (48,8%), con i tedeschi al primo posto.
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