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Genius Loci, ecco le muffe d'autore

CASERTA - Tele cosparse di farina e altri materiali organici, per generare muffe che 'catturino' l'anima e lo spirito del luogo. E' il progetto Genius Loci del duo di artisti Stefano Forgione-Giuseppe Rossi, in arte Ttozoi, che ha inaugurato la sua prima mostra nella Reggia di Caserta, uno dei due siti - l'altro è l'anfiteatro del complesso archeologico di Pompei - dove si sviluppa l'iniziativa, che gode del patrocinio del Mibact.
    Per Caserta e Pompei gli artisti hanno creato delle opere 'in situ', con diverse installazioni costituite da teche sigillate, "all'interno delle quali le tele hanno dimorato per circa 40 giorni, durante i quali il Tempo e la Natura fanno il resto.
    Questo perché - è la filosofia del progetto - durante la gestazione, è la tela che cattura l'humus, l'anima del luogo, andando oltre il visibile e permettendo di trasferirvi la memoria del 'contenitore' culturale mediante il 'condizionamento emotivo' e il 'condizionamento ambientale', in grado di evocare nella mente dell'osservatore la storia e le suggestioni dei luoghi prescelti".
    Il processo "naturalmente informale e concettuale" realizzato a quattro mani dal duo, prevede l'utilizzo di materie organiche (farine varie), acqua e pigmenti naturali su tele di juta, poi riposte in particolari teche che favoriscono la naturale proliferazione di muffe, con manifestazioni sempre diverse: nutrendosi della sola parte organica, le spore interagiscono con l'opera secondo uno schema ignoto ed apparentemente caotico.
    Ttozoi monitora costantemente la progressione del processo, fin quando decide di interromperlo, secondo una declinazione di "salvataggio dall'estetica in purezza". Segue dunque la rifinitura e l'ultimazione delle tele, che, da questo momento, non subiscono ulteriori mutazioni naturali. (ANSA).
   

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