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Un'unica regia per turista in Sardegna

CAGLIARI - Viaggi, monumenti, comunità e cibo. Quattro elementi chiave di un tour in Sardegna che ora diventano un patto tra Imago mundi, l'associazione promotrice di Monumenti aperti, i comuni rappresentati dall'Anci, il Touring club e Slow food. Un protocollo istituzionale che, visto dalla parte del turista, significa che chi si muove in Sardegna da ora in poi potrà contare su un'unica regia che coinvolge tutti i comuni suggerendo percorsi noti e meno noti. Fatti di paesaggi, risorse culturali e buona tavola. Da una fruizione casuale - questo uno degli obiettivi dell'intesa - a una riscoperta ragionata e guidata del territorio. Un'idea che è già fatta propria da anni da Monumenti aperti. Ma che ora diventa un'intesa formalizzata e un laboratorio per nuovi progetti.
    Un patto che fa bene ai vacanzieri o a chi vuole riscoprire la sua Sardegna, ma anche alle comunità locali. Dal momento che sono a rischio scomparsa per lo spopolamento. Pur avendo posti e bellezze invidiabili, come ha ricordato il direttore Anci Umberto Oppus. E che a volte - non è soltanto un luogo comune - non si conoscono. Ecco perché un percorso tra questi paesi che rischiano di diventare fantasma, potrebbero essere un'idea per la prossima edizione di Monumenti aperti. Uno snodo importante è quello dei tesori culinari dell'isola. "Non solo un modo per far mangiare bene gli ospiti - ha chiarito Raimondo Mandis di Slow food - ma un'occasione per far apprendere, attraverso la tavola, la cultura di una terra". Come dire: cibo e cultura del cibo possono far riscoprire anche posti nascosti e dimenticati.
    Decisivo l'apporto del Touring club per la diffusione dei percorsi nella rete degli iscritti. Ma anche la sottoscrizione di nuove convenzioni tra Touring e ristoranti, alberghi o musei.
    In generale un'intesa che, muovendosi per tempo, può fare miracoli. "Magari andando a Miami, sede di progettazione dei percorsi crocieristici, per far coincidere gli approdi con le giornate di Monumenti aperti", spiega Fabrizio Frongia, presidente di Imago Mundi. Tra gli spunti anche quello di un'alleanza, già stretta da Touring club con una ventina di associazioni, per la "mobilità dolce".
   

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