NUORO - Dalla fine dell'estate a un passo dall'inverno, ma si chiama "Autunno in Barbagia": 32 Comuni della provincia nuorese insieme per mettere in mostra nelle stradine dei centri storici, nelle case, nei giardini, nei cortili e nei magazzini quello che le comunità locali fanno e sanno fare.
Vino, mirto e limoncello. Ma anche formaggi, ricotte, gelati come la caratteristica carapigna preparati al volo davanti agli occhi dei visitatori. Che ogni anno crescono. L'anno scorso le presenze erano state 25mila. E i conti iniziano a tornare. Con un investimento di circa 500 mila euro - come ha spiegato il presidente della Camera di commercio di Nuoro Agostino Cicalò - si genera un volume di affari di circa dieci milioni. Con tremila imprese in campo, ma anche con i comuni e le comunità che animano paesi e borghi tra orgoglio della propria identità, business e voglia di farsi ricordare per una vacanza che possa durare anche più di due giorni.
L'edizione di quest'anno ha come sottotitolo "Amore 'e coro", un omaggio alla famosa canzone d'amore in lingua sarda "No Potho Reposare" tratta dalla poesia "A Diosa" scritta nel 1915 dal poeta e avvocato Salvatore Sini e musicata con la collaborazione del compositore e maestro Giuseppe Rachel. Un pezzo poi riportato in auge anche a livello nazionale dai Tazenda.
Si comincia l'1 settembre da Bitti cercando di portare nell'entroterra i turisti ancora al mare. E poi si va avanti più o meno ogni weekend (ma ci sono versioni allargate anche a quattro giorni) a Oliena, Dorgali, Sarule, Austis, Orani, Lula, Tonara, Gavoi, Meana, Onanì, Lollove, Orgosolo, Belvì, Sorgono, Aritzo, Ottana, Desulo, Mamoiada, Nuoro, Tiana, Atzara, Olzai, Ollolai, Orotelli, Gadoni, Oniferi, Tetti, Fonni, Ortueri, Orune, Ovodda, ultima tappa il 15 e 16 dicembre.
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