ROMA - Nonostante il maltempo e nonostante la ripartenza di alcune mete "rivali" che erano fuori gioco da qualche anno come Marocco, Tunisia, Egitto e Turchia anche l'estate 2018 si prepara a dare al turismo italiano le sue belle soddisfazioni. A far brillare i conti - secondo l'indagine di Confturismo Confcommercio e Istituto Piepoli - ci penseranno innanzitutto gli stranieri, che spenderanno nei mesi estivi 16 miliardi ovvero ben 7 miliardi in più di quello che gli italiani faranno all'estero. Un surplus che non si registra in nessun altro settore dell'economia. Ma non basta: sarà boom anche negli aeroporti con oltre 38 milioni di passeggeri internazionali (oltre 2 milioni in più dell'estate 2017 di cui la metà con destinazione Sud Italia). E gli stranieri premieranno in particolare il Sud: se nel 2017 registrava solo il 15% della spesa totale di questa categoria di turisti in Italia, il dato di quest'anno balza al 21%.
Buone notizie anche per il budget medio degli italiani per le ferie: 847 euro pro capite e il mese dove si spenderà di più sarà agosto con una spesa media pari a 910 euro. In generale, rispetto all'estate 2017 sono il 13% in più gli intervistati che dichiarano che spenderanno, un importo maggiore dell'anno precedente.
Tra le note dolenti il maltempo decisivo per gli italiani, popolo notoriamente "succube" delle previsioni: ben 300 mila connazionali hanno cancellato o spostato una vacanza tra maggio e luglio per il meteo avverso. A fronte di previsioni iniziali positive che prospettavano incrementi di arrivi e spesa dei turisti sul territorio nazionale, l'estate 2018, fortemente penalizzata dal maltempo a giugno e per buona parte di luglio, registra per ora situazioni molto differenti da zona a zona e comunque non si attendono incrementi rispetto al 2017. In particolare per Meridione e Isole il giugno 2018 è al 2/o posto fra i mesi di giugno più piovosi degli ultimi 60 anni, alle spalle del giugno del 1976.
Per quanto riguarda il panorama competitivo internazionale balza agli occhi la ripresa delle destinazioni della riva Sud - Marocco, Tunisia, Egitto e Turchia - che dopo essere state sostanzialmente fuori gioco per oltre 3 anni, tornano particolarmente agguerrite e aumentano di quote considerevoli gli arrivi soprattutto da Francia e Germania, quest'ultima top client dell'offerta italiana con il 20% del totale della spesa turistica degli stranieri nel nostro paese. Anche la Croazia incrementa di oltre il 20% gli arrivi di tedeschi e austriaci, oltre che degli italiani.
"Dobbiamo capire - dice Luca Patanè, presidente di Confturismo - che con il turismo italiano abbiamo in mano un vero tesoro e dobbiamo fare pressione nei confronti della politica. Lo testimoniano numeri incontrovertibili e innegabili, non opinioni. Noi dobbiamo saper competere con la fiscalità e con la flessibilità degli altri Paesi".