GRADARA (PESARO URBINO) - Sedici studiosi provenienti da due continenti e da cinque nazioni si confronteranno, tra storia, arti e filosofia, sul mito di Francesca da Rimini che da sette secoli continua ad affascinare e a far discutere. Un mito che, con l'Illuminismo e con la Rivoluzione francese, ha visto la creatura dantesca, il personaggio più amato della Divina Commedia, trasformarsi da adultera peccatrice in vittima innocente della violenza, eroina della passione, icona indiscussa del bacio.
Gli esperti s'incontreranno a Gradara, il 28 e il 29 settembre, e successivamente a Milano il 27 novembre, per la decima edizione delle Giornate internazionali Francesca da Rimini: convegni di studio, anche di piccoli ma raffinati eventi culturali. "Gradara, eletto Borgo dei Borghi 2018 e gioiello delle Marche - dice il sindaco Filippo Gasperi - è l'icona eccellente del medioevo italiano, così come Francesca lo è della passione e del bacio".
Focus delle Giornate 2018, non solo gli approfondimenti storici sulla nascita e sulla diffusione del mito di Francesca, ma anche una rilettura in chiave di attualità come emblema della condizione femminile e della violenza di genere. "L'impegno che vede partecipare con entusiasmo tanti studiosi d'ogni continente da più di dieci anni - spiega Ferruccio Farina, curatore delle Giornate internazionali Francesca da Rimini - non è rivolto a Francesca in quanto personaggio storico, ma al mito che i versi di Dante hanno generato". Tra le iniziative allo studio anche un progetto di ricerca interuniversitaria internazionale per censire in maniera scientifica le più di mille opere dedicate a Francesca. Nelle sessioni delle Giornate si confronteranno relatori provenienti da università europee e americane: Ucla di Los Angeles, University College di Dublino, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Università per stranieri di Perugia.
Presenti inoltre studiosi dell'Universitat de Barcelona, de La Sapienza di Roma, della Freie Universität Berlin e dell'Università degli Studi di Siena. Quattro gli eventi collaterali per celebrare il mito di Francesca; oltre alla proiezione alla Rocca di Gradara dell'opera Francesca da Rimini di Riccardo Zandonai, interpretata da Renata Scotto e Placido Domingo, dal 15 settembre al 7 ottobre, sempre la Rocca Malatestiana, ospiterà l'esposizione "Pellico '200 e Francesca d'Italia": cimeli in mostra nel secondo centenario della prima edizione della tragedia di Silvio Pellico. Il 28 settembre, alle 21, al Teatro comunale di Gradara si alzerà invece il sipario sull'evento "Francesca al cinema": proiezione 'guidata' di film storici su Francesca da Rimini dal 1907 al 1946. Dal 1 ottobre, lo spettacolo "E 'l modo ancor m'offende", rivolto agli studenti di scuole superiori di Urbino e di Pesaro. In scena storie di donne offese dalla violenza, nell'opera di Giuliano Turone e Igor Gr?ko.