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Avanguardie, arte e rivoluzione

BOLOGNA - Saranno molte le mostre che a partire da settembre si concentreranno sulle avanguardie, dal Futurismo alla Pop Art, e sui loro protagonisti, documentandone la capacità di rivoluzionare l'arte e la cultura novecentesche sperimentando nella tecnica, nelle forme e nelle tematiche.

    BOLOGNA - Gli eccessi, la mondanità e la trasgressione che quasi 40 anni fa resero effervescente il clima culturale e artistico nella Grande Mela, in un'incredibile esplosione di colori e forme, approdano nelle sale di Palazzo Albergati: è la mostra "Warhol and Friends. New York negli anni '80", in programma dal 29 settembre al 24 febbraio. In un percorso di 150 lavori, tra cui quelli di Jean-Michel Basquiat, Francesco Clemente, Keith Haring, Julian Schnabel e Jeff Koons, anche 36 opere e 38 polaroid di Warhol che in quegli anni realizzò alcuni tra i suoi cicli più interessanti come Shoes, Camouflage, Lenin, Vesuvius, Knives.

ROMA - Saranno circa 170 opere a delineare il ritratto del re della Pop Art americana: al Complesso del Vittoriano dal 3 ottobre la mostra "Andy Warhol" realizzata in occasione del novantesimo anniversario della nascita dell'artista. Il progetto vuole approfondire (anche attraverso le sue opere più iconiche, come Campbell's Soup del 1969, Ladies and Gentlemen del 1975 e i ritratti di grandi personaggi, come Marilyn del 1967 e Mao del 1972) la vita e la personalità geniale di un uomo che ha cambiato per sempre il mondo dell'arte, della musica, del cinema e della moda. Ancora al Vittoriano, dal 13 ottobre, un altro appuntamento con l'avanguardia statunitense: è la mostra "Pollock e la Scuola di New York", che presenta una selezione di alcune delle principali opere del Whitney Museum. Esposti circa 50 capolavori dell'action painting, tra cui il celebre Number 27, la grande tela di Pollock lunga oltre 3m, e altre opere di Mark Rothko, Willem de Kooning, Franz Kline.

MAMIANO DI TRAVERSETOLO (Pr) - La Fondazione Magnani-Rocca accoglierà nella sua sede di Villa dei Capolavori un grande tributo a Lichstenstein per evidenziare la grande influenza del suo lavoro su grafici, designer, pubblicitari ed altri artisti contemporanei. Allestita dall'8 settembre al 9 dicembre la mostra "Roy Lichtenstein e la Pop Art Americana" racconta la lunga carriera dell'artista, iniziata negli anni '50 e conclusasi con la scomparsa nel 1997, attraverso 80 opere.

   MILANO - A 60 anni dalla scomparsa di uno dei più importanti e originali esponenti del Futurismo si apre alla Galleria Bottegantica la mostra "Giacomo Balla. Ricostruzione futurista dell'universo". Allestita dal 12 ottobre al 2 dicembre, l'esposizione si focalizza con particolare attenzione sull'attività di Balla nei settori delle arti applicate e dell'arredamento, e presenta circa 30 opere per documentare come l'artista sia riuscito a liberare e rinnovare il concetto di avanguardia, allargandolo oltre il confine dell'opera pittorica o scultorea. Sarà Palazzo Reale a rendere omaggio a uno dei più grandi artisti italiani del '900: dal 4 ottobre al 3 febbraio la mostra "Carlo Carrà" ricostruisce l'intero percorso artistico del maestro attraverso le varie fasi della sua carriera, dalle iniziali prove divisioniste all'approdo al Futurismo e alla Metafisica, dai dipinti ascrivibili ai cosiddetti 'valori plastici' ai paesaggi e alle nature morte degli anni '20, fino alle grandi composizioni di figura degli anni '30. Con 130 opere esposte, la mostra costituisce la più ampia e importante rassegna antologica mai realizzata su Carrà.

    ALBA - L'immaginario fantastico dell'avanguardia anima la mostra "Dal nulla al sogno. Dada e Surrealismo dalla Collezione del Museo Boijmans Van Beuningen" dal 27 ottobre al 25 febbraio alla Fondazione Ferrero. Opere di grande impatto, alcune celeberrime perché copertine di volumi (di Man Ray, Magritte, Dalí, Max Ernst, etc.), compongono un percorso incentrato su tematiche simbolo (il caso, il brutto estetico, il sogno, l'inconscio, il rapporto con l'antico, il legame tra arte e ideologia) per evidenziare come la poetica nichilista del Dadaismo si distingua da quella più propositiva del Surrealismo.
   

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