ROMA - Architetto prestato all'arte o artista prestato all'architettura? A pochi mesi dalla scomparsa, il Maxxi ripercorre il lavoro di Dario Passi (Roma 1949 - 2018) - autore con C. Lococo, tra l'altro, di piani per la risistemazione di Piazza della Rovere e il nuovo mercato di Testaccio a Roma - con Forma Urbis, omaggio nell'ambito dell'indagine svolta dal museo sul tema del disegno di architettura e sul rapporto, così centrale nell'opera di Passi, tra rappresentazione e progetto, a partire dalle opere presenti in collezione (dal 21/9 al 21/10). In tutto, oltre 40 lavori realizzati da Passi tra il 1977 e il 1995, tra progetti per concorsi internazionali, schizzi di studio, album, taccuini di appunti e grandi tele, alcuni dei quali - una serie di disegni e un grande olio del progetto La Moretta - donate al museo. Un viaggio in un mondo figurativo geometrico, sognante, quasi metafisico, alla riscoperta della monumentalità nelle periferie o nella costruzione della città.
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