Lunedì 23 Dicembre 2024

Teatro: Mancini, con 10 Nodi l'arte sposa il territorio

Teatro: Mancini, con 10 Nodi l’arte sposa il territorio - © ANSA

CAGLIARI - "Con i 10 Nodi cerchiamo di proiettare la Sardegna nella contemporaneità". Così Massimo Mancini, direttore generale di Sardegna Teatro, riconfermato per i prossimi tre anni Tric-Teatro di rilevante interesse culturale, nel presentare i festival d'Autunno a Cagliari: 11 rassegne sotto lo stesso cartellone. Ciascuna con una propria identità. "Puntiamo su opere che raccontino la complessità del presente, che facciano riflettere, stimolare domande - spiega - un'arte non slegata dal suo tempo. Ripartendo dal concetto di avanguardia proponiamo al pubblico di Cagliari e della Sardegna spettacoli, performance, installazioni che superino il paradigma del 'già visto' se non addirittura del prevedibile".
La conferenza stampa è stata anche l'occasione per presentare il nuovo presidente, Basilio Scalas. "I 10 Nodi sono un progetto di rete, un'idea politica di fare cultura", sottolinea. La maggior parte degli spettacoli di questa quarta edizione saranno ospitati al Teatro Massimo. Nel foyer, inoltre, dal 5 ottobre prende vita Fuaiè: la gestione del bar Florio darà corpo ad uno spazio ricreativo e di condivisione dentro al Teatro, aperto alla città. E dove si alterneranno le giornate di Mitzas, festival curato da Sardex. Anche il festival di danza contemporanea e arti performative Autunno Danza abita le sale del Massimo per tutti gli appuntamenti della sua 24/a edizione, tra spettacoli emergenti e danza d'autore, ricostruzioni di coreografie cult, workshop, danza butoh e approfondimenti. E sempre al Massimo, la Compagnia di Burattini e Marionette Is Mascareddas organizza l'Anima International Festival: focus sul teatro di figura con seminari e spettacoli per adulti e bambini.
Sardegna Teatro non soltanto tiene le fila della rete, ma anche co-progetta da svariate edizioni Tuttestorie e Spaziodanza. "In 10 Nodi l'attenzione al panorama internazionale e ai linguaggi sperimentali convive con la vocazione sociale e le profonde relazioni con il territorio - chiarisce Mancini - si cerca di andare oltre la fruizione convenzionale dell'opera d'arte scenica, puntando su un progetto di rete innovativo".

leggi l'articolo completo